Silly 9½ / 10 21/08/2007 21:02:30 » Rispondi Interessantissimo film.... E' evidente l'intenzione di Antonioni di far apparire gli oggetti come feticci, i corpi sono oggetti sessuali, i colori sono vivacissimi....... In una Londra pre 68ina tutto è apparenza, gioco, niente ha un valore o un'importanza prioritaria. Estremamente significativa è la scena del concerto........ Forse è un po' lento-non è un difetto secondo me-, ci sono molti silenzi, molte inquadrature fisse. Ma il bello è proprio questo. Ti aiuta a riflettere....... Xchè a nessun conoscente del nostro bel fotografo senza nome importa del delitto? Un uomo è stato ucciso, lui lo sa, vuole condividere questa scoperta. Ma tutto è più importante (anche x lo stesso fotografo), perfino recuperare il pezzo di una chitarra........ Non è assurdo? Eppure è così. Il mondo è pieno di gente stupida e superficiale, che ha bisogno di sensazioni forti immediate, tanto poi svaniscono....... Infantile. Questo siamo, spesso e volentieri. E l'incomunicabilità, seppur velata, emerge anche in questo film di Antonioni. Proprio xchè non esistono dei veri rapporti. Xchè un rapporto vero è fatto di scambi, di condivisione, ci comunicazione......... Eccellente il finale, come sempre in questo Antonioni è un genio. Consigliato decisamente!!
Ciumi 02/01/2010 16:28:32 » Rispondi Ciao Silly, sono contento di scoprirti un’amante del cinema (sì, spesso un pochino noioso) di Antonioni. Sono d’accordo quando accenni a una certa sessualità dei corpi-oggetti. Credo infatti che Antonioni, oltre ad essere un grande interprete dell’incomunicabilità, sia il regista più sensuale di sempre. E sono anche d’accordo per quanto riguarda i finali: sono i momenti in cui Antonioni dà il meglio di sé. Mi viene in mente ad esempio il collage d’ambienti in “L’eclisse”, oppure il giustamente celebre piano-sequenza di “Professione reporter”, o l’esplosione in “Zabriskie”, sono tutti meravigliosi. E questo di “Blow-up” non è certo da meno. Affascinantissimo.
Silly 02/01/2010 17:26:03 » Rispondi Certamente Antonioni non ha mai realizzato dei film di intrattenimento, e nel cinema impegnato lo ritengo (ma non solo io) paragonabile al gigantesco Bergman. Antonioni ha lavorato meno sull'aspetto prettamente psicologico rispetto a Bergman (il quale l'avrei assunto come psicanalista perenne molto volentieri), si è concentrato piuttosto sulle bizzarrie dei rapporti umani, sull'eros, sul linguaggio del corpo, sul simbolismo degli oggetti ecc. Io adoro Antonioni, i film che hai citato li ho amati tutti, ma Blow up resta il mio preferito. L'osservare da vicino e comunque non apprendere. No basta, se no di questo film scrivo all'infinito. Sono felice che abbiamo dei gusti in comune! Ciao Ciumi, colgo l'attimo per augurarti un fantastico 2010!!!!
Ciumi 03/01/2010 19:03:12 » Rispondi Oh, condivido. Anche per me "Blow up", assieme a “L’eclisse”, è il film di Antonioni più bello. Tra l’altro hai citato Bergman, in assoluto tra i miei registi preferiti. Ti auguro un sereno 2010 anch’io.. Ciau!