Marco Iafrate 9 / 10 05/11/2007 14:28:00 » Rispondi Mai come in questo bellissimo film, Bergman aveva analizzato cosi' profondamente l'animo umano quando questo viene oppresso dalla consapevolezza del proprio peccato, dalla solitudine, dall'introspezione della propria coscienza. Il viaggio da Stoccolma a Lund del vecchio professore di medicina Isak Borg per andare a ritirare un riconoscimento accademico è l'occasione per abbattere il muro dell'egoismo e della solitudine e dare un senso alla propria vita quando ormai gliene rimane cosi' poca da vivere. Probabilmente Bergman alla soglia dei 40 anni, ha voluto vedere in Isak borg il proprio io invecchiato, una sorta di trasposizione temporale del proprio corpo in quello dell'anziano professore ottantenne, trasmettendogli anche, e soprattutto, il proprio animo, i propri sentimenti, tracciando un itinerario prettamente autobiografico. Il percorso che porta Isak verso la ricerca della comunicazione mediante il viaggio con la nuora Marianne è racchiuso tra l'incubo che ha all'inizio (il terrore della morte), ed il sogno finale (riflessione sulla vita, serenità d'animo). I continui richiami all'esistenzialismo sottolineano costantemente il pensiero di alcuni grandi filosofi: La forza umana da sola è in grado di cambiare la propria condizione? è in grado, la semplice volontà, di mutare un sentimento di solitudine quando questi è radicato nel profondo dell'animo, o l'uomo ha bisogno dell'intervento di ***? L'angoscia paralizzante della scelta di fronte alle infinite potenziali alternative accrescono in lui il senso di solitudine ed allontanano la possibilità di approfondire il rapporto con gli altri. Saranno le parole di Marianne a causare il disgelo nell'animo di Isak, un disgelo necessario se non vuole concludere il lungo cammino della sua vita con quella pochezza di sentimenti tipica di chi è vissuto sempre all'interno del proprio involucro, a chi non ha mai avuto l'umiltà di riconoscere i propri sbagli magari accettando, a causa di questi, il giudizio degli altri. La natura vorrebbe che con l'arrivo della selinità sopraggiunga la saggezza ad accompagnare l'ultimo atto dell'esistenza, e non l'egoismo e la cattiveria, questo raggio di sole illumina il volto di Isak proprio quando anch'egli pensava di non poterlo più ricevere.