Terry Malloy 8 / 10 26/12/2007 10:44:19 » Rispondi Ero indeciso fra un sette, un cinque e un nove. è un film indecifrabile e che sicuramente devo rivedere perchè c'è molto materiale su cui lavorare e in una sola visione ciò è impossibile. Maledettamente e indubbiamente affascinante, non si può rimanere impassibili alla superba qualità visiva del narrato: (come sempre) fotografia eccellene, scenografie suggestive, qualche sprazzo trashoso a sottolineare un prodotto totalmente artigianale e ispirato, una splendida padronanza dei colori, un Tim Roth in istato di grazia. Ma pare tra l'altro che Coppola padroneggi la sua complicata storia in maniera cristallina e con la conoscenza e coscienza a posto. Coppola si rivela perfettamente in un lato fino ad ora quasi mai visto della sua personalità. Diciamo che per me è stato un pugno nello stomaco perchè così poderoso non me lo aspettavo, un viaggio pressochè totalmente onirico e visionario era fuori dalle mie aspettative. Come tutti hanno inteso, il film è diviso in due parti: credo di essere l'unico ad avere più apprezzato la seconda, poichè la prima (anche se forse più importante) mi è parsa più sconclusionata e pretenziosa, nonchè più ostica. poi tutto si fa più chiaro nella seconda dove si sviluppa più il lato umano della personalità titanica di Matei e la storia dualistica Rupini/Veronica mi ha catturato pienamente. Interessanti gli spunti soprattutto lo sguardo attento del regista alla dimensione storica degli eventi nella prima parte che poi è un preludio alla seconda dove Storia e Conoscenza assurgono a tema principale. è per questo che la seconda mi è sembrata più completa della prima e molto più interessante. Bellissimo il cammeo di Matt Damon nei panni del Good Sheperd di De Niro (fi.gata!) che, essendo agente della CIA, si avvicina a Matei per offrirgli protezione e aiuto. La Rosa mi sembra il tema più complicato da districare, forse seguiranno risposte al mio commento per chiarire alcuni aspetti, ora sono in alto mare. continuo a pensare che sia un film per giovani e per gli adulti e vecchi scivoli via senza lasciare tracce, nonostante infin dei conti sia una "giovinezza senza giovinezza"...