mkmonti 9 / 10 18/05/2008 14:20:30 » Rispondi Docufilm come non se ne vedevano da anni, almeno per quel che riguarda il panorama cinematografic italiano. Eccellente ma nel contempo si esce dal cinema affranti per l'impotenza dinanzi a quello che accade a meno di 200 km da casa mia. E' incredibile, è occidente, Italia, paese del primo mondo e nessuno fa nulla, proprio come se quella non fosse una fetta del nostro paese. Il film di Garrone è crudo e angosciante, ripreso dal vero, musicato dal suono delle grida e degli spari di Scampia. Una volta si diceva "giusto", quando dire "bello" non aveva senso. Giustissimo, dunque. Del libro, il film sceglie alcuni fili, li intreccia, s'impone come uno sciroppo avvelenato, senza la possibilità di voltar pagina o sospendere la lettura. Del libro, soprattutto, sposa il punto di vista, da dentro, e tuttavia inevitabilmente fuori, in salvo. "Ma - scrive Saviano - osservare il buco, tenerlo davanti insomma, dà una sensazione strana. Una pesantezza ansiosa. Come avere la verità sullo stomaco". Gomorra, sullo stomaco, pesa come un macigno. Solo una ruspa potrebbe sollevarlo, per "sversarlo" altrove e chiudere in circolo vizioso, come il suono del film.