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GRAN TORINO regia di Clint Eastwood

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favam     10 / 10  16/03/2009 09:59:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il più bel film diretto da Clint e scusate se è poco. La Ford Gran Torino sport è la macchina che Walt Kowakski, reduce dalla guerra di Corea e decorato con medaglia al valore, venera sopra ogni altra cosa o persona. Non gli è rimasto molto altro nella vita: l'adorata moglie è morta, i figli, le nuore e i nipoti, con cui non ha mai legato, pensano solo a come sistemarlo definitivamente in qualche ospizio piuttosto che a spartirsi l'eredità, lontani sensi di colpa, ancora sopiti e dai contorni sfumati, cominciano a scalfire le sue ataviche certezze; gli rimane appunto la "Gran Torino" ed una vecchia cagna, Daisy, silenziosa testimone del suo mondo che va a pezzi. Walt, nonostante sia vecchio e gravemente malato conserva però una vitalità sorprendente, ma, soprattutto, un misto di odio e razzismo verso i "musi gialli" contro cui ha combattuto. Il suo quartiere ormai è colonizzato dalle razze asiatiche e la sua dimora, con tanto di orgogliosa bandiera americana emblematicamente esposta, rimane l'ultimo avamposto di fronte al nemico. Sarà però un'enorme famiglia coreana stabilitasi vicino a lui che a poco a poco lo solleverà da tanta cupezza e povertà d'animo inducendolo ad un gesto estremo che lo nobiliterà per sempre.

Regia incredibile per un film strepitoso, ma ormai non ho più superlativi da spendere per Clint Eastwood perchè non sbagliare nemmeno un film è impresa da guinness.
La pellicola in america è stata accolta,in alcuni casi, abbastanza severamente per una sceneggiatura colpevolizzata di indulgere in troppi stereotipi nel rimarcare il razzismo contro gli orientali, ma, francamente, ormai credo che i critici americani siano arrivati alla pazzia estrema per manifesta abbondanza di materia di prima scelta. Da parte mia vi chiedo solo di dedicargli l'attenzione che merita un capolavoro del genere e credetemi sulla parola se vi garantisco che non ve ne pentirete. Perchè non sia stato in gara per l'oscar rimane per me un grandissimo mistero, forse è arrivato fuori tempo massimo. Buono il doppiaggio italiano, e non era impresa facile, anche se è preferibile, a parer mio, vederlo in lingua originale per alcuni giochi di parole non perfettamente traducibili. Giudizio finale : capolavoro senza se e senza ma! Quando ci vuole ci vuole!!!