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GRAN TORINO regia di Clint Eastwood

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly     9 / 10  17/03/2009 15:52:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lontano dai clamori di Spielberg ("Flags of our fathers" e "Lettere da Iwo Jima") e dalle megaproduzioni ("Changeling") Eastwood riesce ad esprimere il proprio cinema classico ancora meglio, liberandolo all'ennesima potenza grazie ad una storia piccola, di nessuna importanza, ma potente come un colosso. Il reazionario Kowalski (cognome polacco per antonomasia, da Tennessee Williams, Kazan e Brando in poi) è razzista nel gergo ma non nel cuore, e senza mai rinunciare ai suoi amati sfottò razziali incede a schiena dritta verso un finale drammatico e bellissimo: l'ispettore Callaghan è invecchiato, e con lui i pruriti machisti; è tempo che la storia del cinema si arricchisca di nuovi eroi.