Gardner 9 / 10 25/03/2009 16:01:34 » Rispondi Al cinema danno l'ultimo film di John Ford, la gente accorre. Un sacco di gente che non sa nemmeno chi è Liberty Valance appalude e si commuove per l'ennesimo magnifico film di Clint Eastwood. Asciugata regia (fin da Mystic River) e interpretazione si diverte a sfiorare molti epos cinematografici: razzismo, il giustiziere, la morte incombente e lo fa da punti di vista narrativi inediti. Ma il debito con Ford rimane grandissimo (non è una diminuzione di merito, anzi). Nell'America profonda (la vera America) Ford è l'Autore per eccellenza. Una civetteria di cui forse pochi si sono accorti: nell'andatura lenta e dinoccolata Clint richiama uno dei grandi attori fordiani: Henry Fonda. Per chi ci riesce, recuperi "Sfida senza paura" di Paul Newman, dove compare un mitico Henry Fonda che si muove pressapoco cone nonno Clint. Mi domando se il film (già molto apprezzato) lo sarebbe ancora di più se la gente lo collocasse esattamente nella storia del cinema, stabilendo i corretti riferimenti con il titano del cinema. ("Il più grande regista di sempre", secondo Orson Welles)