Cagliostro 7 / 10 08/06/2009 14:41:21 » Rispondi Divertente pellicola d'azione dal ritmo incalzante e frenetico, con ambientazioni affascinati ed esteticamente assai eleganti. La regia di Ron Howard è molto accurata e completamente finalizzata alla miglior valorizzazione della storia narrata. La ricerca del dettaglio significativo, panoramiche assolutamente coinvolgenti, carrellate e soggettive ad effetto, contribuiscono a creare un'atmosfera coinvolgente e visivamente seducente. Questa volta, dopo i palesi difetti presenti nella sceneggiatura de "Il Codice Da Vinci", la Produzione (su richiesta dello stesso Tom Hanks) ha voluto affiancare David Koepp allo sceneggiatore Akiva Goldsman (assai bravo nell'operare trasposizioni cinematografiche di opere di narrativa, ma con il limite evidente dell'eccessivo rigore nella fedeltà all'opera sorgente ). E la mano di Koepp si vede eccome. La sceneggiatrura è molto ben calibrata nei tempi e nei ritmi. Koepp, strizzando l'occhio a "Mission: Impossible" e ad Indiana Jones (di cui ha scritto il purtroppo orribile quarto capitolo, ma a suo discapito si deve ricordare che la storia gli fu totalmente imposta in primis da Lucas, ma anche da Spielberg e dallo stesso Ford), falcia via le pretese autoriali di un libro narrativamente piuttosto mediocre e trasforma una storia oltremodo inverisimile e pretenziosa in un buon film d'azione finalizzato al puro intrattenimento.
Qualcuno ha trovato inverisimili varie soluzioni narrative quali l'infrangersi del vetro blindato all'interno dell'archivio vaticano o il lancio col paracadute di ewan mcgregor, ma se si vanno a criticare questi espedienti narrativi, allora non solo il film non avrebbe mai dovuto essere girato, ma il libro non avrebbe mai dovuto essere scritto! Se il film può apparire improbabile, il libro allora è di un altro mondo a causa di tutte le fesserie narrative che contiene, a partire dalla concentrazione cronologica dell'azione ad impossibili lanci nel Tevere da altezze vertiginose (personalmente preferisco il paracadute del camerlengo).
Eppure nessuno si meraviglia quando James Bond si getta da un dirupo e, nuotando nell'aria, riesce a raggiungere un aereo in volo e ad abbordarlo, così come nessuno si meraviglia nel vedere Indiana Jones sopravvivere ad un'esplosione nucleare chiudendosi in un frigorifero foderato di piombo (come se un'esplosione nucleare producesse soltanto radiazione e non anche calore)... la regola della sospensione dell'incredulità non vale soltanto per 007! Tutte le modificazioni narrative rispetto al romanzo sono a mio giudizio ottime e optate in ossequio di un linguaggio cinematografico sicuramente più congeniale. Ottima l'intrepretazione di Ewan McGregor; molto bravi Stellan Skarsgard e Pierfrancesco Favino. Un po' meno convincente Tom Hanks, ma la sua intrepretazione è assai migliore rispetto alla prima volta in cui ha indossato i panni di Langdon. Inoltre il personaggio di Langdon, che personalmente trovo borioso e assai poco carismatico, per quianto sia fedelissimo a quello creato da Dan Brown, risulta smussato e, evidentemente migliorato.
Non capisco le critiche alla facilità deduttiva che viene attribuita, non da Koepp ma da Dan Brown stesso, a questo personaggio. Le indagini di Langdon sono assurde ed improbabili, ma questi sono limiti dei libri di Brown, non dei film che ne sono stati tratti. Inoltre, nessuno sembra mai ricordarsi della semplicità e dell'assoluta faciloneria in cui in molti film di genere enigmi assolutamente improbabili o cervellotici vengono risolti dai protagonisti, con una facilità addiritrura irritante. Si pensi ad esempio al detective Somerset di Se7en.
Angeli e Demoni è assai meno pretenzioso del precedente Codice, è assai più divertente e ha il gran pregio di non prendersi mai sul serio. Non è un capolavoro e neanche vuole esserlo. Si tratta di una pellicola d'intrattenimento, fracassona, altisonante, roboante, ma complessivamente gustosa, piacevole e divertente. E' un film che mantiene le promesse che formula e, già soltanto per questo, è un prodotto riuscito. Adatto ad una serata disimpegnata e senza troppe pretese.
dagon 11/06/2009 11:31:23 » Rispondi Premesso che ritengo 007 insopportabile, la differenza è che 007, Bourne ed Ethan Hunt sono presentati come agenti iperaddestrati, i migliori in assoluto per di più, quindi una sorta di Rambo. E' ovvio che fanno cose impossibili comuqneu però partono da una base già assurda. Langdon è un "topo di biblioteca", un personaggio "realistico" nelle premesse, per cui le rambate da parte sua sono più stridenti
Cagliostro 11/06/2009 18:35:18 » Rispondi Non credo di aver ben compreso il tuo intervento: mi vuoi spiegare la differenza fra indiana jones, 007, bourne, hunt e langdon? e poi ti pare che le avventure di langdon non partano da un plot assolutamente campato in aria e spesso assai più assurdo di quello di qualsiasi 007? Non ho notato particolari "rambate" come le chiami tu, da parte di Langdon in questo film (al più sono presenti proprio nel libro).
dagon 11/06/2009 11:32:50 » Rispondi fermo restando che indiana jones nel frigorifero è stata quasi unanimamente votata "scena calla del 2008"
Max78 08/06/2009 18:19:34 » Rispondi magari fosse divertente...