DarkRareMirko 9 / 10 06/09/2009 00:11:59 » Rispondi Danny Boyle, buon autore a suo agio tra i generi più disparati, reinventa e svecchia in modo molto autorevole e geniale un vecchio sottogenere (il viralzombesco, per usare un termine da me coniato), riuscendo ad accontentare sia mainstreamers (per il modo secondo il quale si gira, con belle musiche che si fanno sentire a quasi ogni sequenza, ecc.) sia palati fini dell'horror/fantascienza (per ottimi momenti di tensione e qualche scena di sangue et violenza molto azzeccate).
Bella l'innovazione degli zombies corridori (che già Snyder e Lenzi però avevan mostrato in precedenza), il film dimostra di saper incutere perfettamente, nella mente dello spettatore, un senso di esser lasciato a sè stesso, di solitudine, di tristezza, di impotenza, davvero forte.
Andando a prendere in prestito elementi da libri e vecchi film cult (di Price, Romero, ecc.) si forma un film in bilico tra ammiccamenti ad amici registi e un vero e proprio ottimo e grande stile personale, che Danny aveva comunque già fatto notare in altre sue pellicole.
Bellissime le sequenza con Londra deserta, grandi attori (c'è il Gleeson, qui un pò diverso, di In Bruges!!!), per uno dei migliori horror degli ultimi 20 anni, che sà unire contenuti nobili (critica al militarismo, storia interessante, ecc.) con palesi e indiscutibili meriti tecnici e virtuosistici.