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KIDS RETURN regia di Takeshi Kitano

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  08/10/2009 15:33:01 » Rispondi
Malinconico ritratto di una gioventù senza ambizioni,rappresentata attraverso le gesta di due teppistelli che passano il tempo dividendosi tra scherzi di cattivo gusto ai danni di professori e compagni di scuola,senza disdegnare atti vandalici e qualche piccola rapina giusto per coprire le spese quotidiane.Nonostante l’apparente allergia a qualsiasi tipo d’impegno i due si troveranno dinnanzi ad una svolta decisiva per cambiare radicalmente le loro vite.
La loro attitudine però li condurrà nuovamente dove tutto è iniziato, come in un viaggio circolare in cui nulla cambia e tutto torna,aumentano le esperienze ma le situazioni rimangono tali e quali delineando un futuro incerto con pochi spiragli nel quale l’unica certezza è l’amicizia.
Takeshi Kitano disegna un quadro pessimista in cui il menefreghismo delle istituzioni e l’assenza della famiglia lasciano in balia degli eventi questi giovani privi di qualsiasi guida.
Il lavoro dell’attore/regista nipponico è però povero di quella poetica che solitamente contraddistingue le sue opere, sebbene nel suo operato echeggino rimandi autobiografici.Il più evidente è il desiderio di diventare affermati comici,professione che Kitano in effetti svolse con successo agli inizi della carriera.Purtroppo la narrazione risente dell’assenza dei consueti simbolismi oltre che di una ripetitività abbastanza inconcludente che non rapisce come consuetudine.E’ un Kitano poco coraggioso quello di “Kids Return”,di certo non deludente.Il suo film è interessante ma incompleto,a mio avviso sembra che l’autore voglia esprimere molto ma non riesca ad affrancarsi da quelle gabbie stilistiche e tematiche cui è spesso sfuggito durante il suo percorso professionale.Per chi ama Kitano è comunque consigliata la visione.