Jellybelly 7½ / 10 30/11/2009 09:16:49 » Rispondi In un turbinio di citazioni ed autocitazioni Almodovar emerge con mestiere, raccontando una storia di passione, possesso e morbosità. Alcune cose funzionano, altre meno
(il colpo di scena finale sulla paternità è quanto di più prevedibile ci si possa inventare, senza essere funzionale alla narrazione)
; il risultato complessivo rimane però di gran classe, anche grazie alle sontuose interpretazioni dei due protagonisti. Una piccola variazione sul tema, summa della cifra stilistica di un grande regista e dei suoi punti fermi.
è piuttosto inutile la rivelazione finale sulla paternità: il figlio già immaginava che la madre e Matèo avessero avuto una relazione, anche piuttosto duratura. E l'unica figura paterna per Dieghito era Matèo. Quindi biologia a parte non è cambiato nulla in quel senso, se non nel rinnovato rapporto di fiducia tra madre e figlio, prima oscurato da segreti e segreti e silenzi.
è interpretabile anche come una critica ai film che basano tutto sui colpi di scena. Dato che in sostanza non ce ne sono: Il film inizia già con lui cieco e """"""solo"""""""" , la relazione tra la Cruz e Matèo è anticipata dalle preoccupazioni-previsioni dell'amante vecchio, lo stesso vecchio amante prima di diventare l'uomo di Penelope le telefona.