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CLOVERFIELD regia di Matt Reeves

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Giulianino     6½ / 10  17/01/2010 22:16:49 » Rispondi
Chiariamo subito una cosa, che mi sembra non tutti abbiano (ANCORA) capito.

E' inutile lamentarsi o dare voti ridicoli a un film che si sa benissimo essere stato girato in soggetiva, stile documentario o come lo volete chiamare.

A qualcuno semplicemente non piace, ad altri da addirittura fastidio a livello fisico e non ce la fanno a guardarlo.

Io ad esempio sono tra quelli a cui disolito questo stile di ripresa non piace, punto e basta.

Questa volta però tanta era la curiosità che ho fatto uno sforzo di volontà e devo dire che sono stato sorprendentemente ripagato.

I primi minuti di film passano tra cavolate varie, riprese sciocche e discorsi insulsi come è giusto che sia vista la natura del prodotto e durante i quali viene presentata la "compagnia" di amici.

In questo modo si crea anche la giusta tensione, fino a che... comincia il bello.

Se riuscite a reggere l'otto volante che ne sussegue troverete una buona dose di tensione, qualche scena veramente ben fatta come quella della statua della libertà e dei combattimenti con l'esercito.

Qualcosa e forse più me lo sarei risparmiato o lo avrei reso in maniera diversa, in ogni caso sono americani e quache AMERICANATA grossa ci doveva pur entrare.

Pacchetto completo, prendere o lasciare.
I protagonisti sono sempre più impiegati - rambo, sprezzanti del pericolo, dei mostri, di tutto quanto e trovano sempre un sergente volenteroso e disposto a chiudere un occhio anche quando un mostro alto cento metri compare all'improvviso e comincia a distruggere mezza New York.

In fondo che volete che sia...saranno abituati ormai, capitano sempre tutte in America.

Mi spavento più io quando vedo il cane dei vicini che gira nel vialetto e ...ops... non ha la solita catena che lo tiene...e perchè mi guarda così insistentemente?

Insomma va bene che dalle mie parti si dice " tira più un pelo di fi-a che 100 di buoi " ma insomma questo doveva essere proprio preso per girare 1 ora e mezza intorno al gozzilla dei poveri per la sua donna.

DA questo lato poca originalità davvero, però è reso tutto in maniera realistica e soprattutto senza musichette o colonne sonore a rovinare il tutto.

Complimenti per le corse con le scarpe coi tacchi e MEZZO PUNTO IN MENO
per il finale - fortunatamente aperto - che anche se non è happy ending, almeno questo ce lo hanno evitato, rimane un po' una belinata come dicono dalle parti di Genova.