caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL BUCO regia di Jacques Becker

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
LoSpaccone     9 / 10  15/02/2010 19:12:38 » Rispondi
Davvero un gran bel film carcerario: asciutto, senza un briciolo di retorica e soprattutto caratterizzato da un realismo che non sta solo nello stile di Becker , attento alla sincerità dei volti e dello spirito di complicità tra i carcerati, ma che si nutre più profondamente dell’umanesimo di fondo di un film che fonde idealismo e fisicità, e che, ristabilendo il valore della pazienza e del sudore come unici mezzi per perseguire i propri sogni, afferma la dignità dell’uomo, anche quando è tra gli ultimi della società. La speranza di libertà dei protagonisti non è affidata ad inutili parole ma si rivela nella fatica fatta per aprirsi buco con pochi e inadeguati mezzi, nella tensione dello sforzo fisico che a sua volta sembra coincidere con la tensione del racconto. Il tutto sotto uno sguardo registico che rende lo spettatore partecipe dell’impresa attraverso l’attenzione ai dettagli, al modo in cui ogni singolo fendente modella la materia, all’ingegnosità di chi dispone di risorse risicate ma preziose. Per quanto mi riguarda sono questi i grandi film: quelli che, aldilà dei generi e dei diversi linguaggi, riescono a trovare quel quasi impercettibile ma indissolubile legame tra i grandi ideali e la loro concreta proiezione nella vita vera e semplice.
Ciumi  15/02/2010 19:57:48 » Rispondi
Ottimo Spacco’. E quella fisicità di cui parli è benissimo raffigurata nella sequenza in cui i carcerati si aprono il primo buco, dove l’inquadratura si ferma ad osservare per tutto il tempo il lavoro. Mentre “la dignità dell’uomo, anche quando è tra gli ultimi della società” sta tutta riassunta nell’ultima frase, severa e compassionevole allo stesso tempo. Film bellissimo.