phemt 6½ / 10 16/03/2010 13:08:52 » Rispondi Storia strana quella di Rosman che comincia collaborando con De Palma filma questo interessante e in parte seminale slasher movie e finisce a lavorare con Hillary Duff…
Tralasciando il titolo italiano (negli eightes la distribuzione italiana si sbizzarriva ancora più di ora) il film è uno dei capostipiti dei sorority movies, slasher interpretati perlopiù da fanciulle e ambientati in un dormitorio femminile… La storia è quella che è e il film presta il fianco a quasi tutti i cliché classici dello slasher movie ma questo non è necessariamente un difetto grave…
Buona fotografia, ritmo sostenuto, discreto body count, poco splatter ma alcune trovate singole non sono niente male almeno visivamente parlando… L’identità dell’assassino non sorprende più di tanto se si ha un minimo di dimestichezza con gli slasher, il villain però viene mostrato troppo poco per rimanere nell’immaginario tanto che il finale aperto non porterà mai ad un seguito (di recente è invece uscito un remake)…
Le banali caratterizzazioni psicologiche e qualche comportamento non molto logico qua e là minano un po’ la godibilità del prodotto ma Rosman dimostra che quando vuole ci sa fare e basta pensare a come gestisce la scena che vira decisamente sull’onirico nel momento in cui la survivor girl prende il sedativo… Buono il finale ma quello originariamente pensato era tutta un’altra cosa!
Fosse uscito oggi sarebbe un prodotto decisamente mediocre, ma in relazione all’anno di uscita non si può non apprezzare come slasher “classico”… Per estimatori del genere!