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INCEPTION regia di Christopher Nolan

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Riddler     8 / 10  17/10/2010 13:40:19 » Rispondi
Nolan stupisce, come suo solito. Da grande affezionato affezionato delle sue pellicole sul pipistrello devo pero' ammettere una cosa. Se da un certo punto di vista, il film si presenta assolutamente innovativo, originale, controverso e "sconvolgente" da un altro lato non lo è affatto. Perché sì, effettivamente rimaniamo meravigliati di fronte a un lavoro di grafica, che in effetti è veramente notevole. Parigi capovolta, personaggi disturbati, a volte malati, a volte determinati. Sogni nascosti, sogni a matrioska e sogni troppo reali. Un film freudiano che forse pero', è più intuitivo di quanto pensiamo (e questo è assolutamente un bene). Perché se riusciamo a risolvere l'intricata matassa e a ricondurre tutti gli eventi;una spiegazione, un fatto chiaro e personaggi comprensibili ci sono e si manifestano in tutta la loro potenza. Grandi scene "apocalittiche" all'interno e fuori dai sogni, colpi di scena classici ma senza dubbio sempre interessanti e un finale semplicemente perfetto. Perfetto sì. Perfettamente comprensibile e che scioglie l'intera vicenda. Sono stato contento di uscire dalla sala e aver capito interamente il film, che si è dimostrato intricato ma "leale".
Cosa c'è pero' che non mi ha convinto? I sentimenti. Ho già visto altri utenti discutere su questo punto e mi trovo d'accordo con loro. Perché sostanzialmente parlando, è un film freddo, materiale. Perché se esuliamo dal contesto tecnico e psicologico purtroppo non c'è spazio per ulteriori riflessioni. E' un film finito, perfetto. E benché da un lato è una cosa sicuramente positiva per le grandi masse, dall'altra ne diminuisce la caratteristica secondo me più importante in un film: la ripercussione che ha il film su di noi. L'effetto. Il disturbo, l'ansia, l'allegria e l'euforia. La paura. L'inquietudine. Di tutto questo non c'è nulla.
Giusto nelle scene

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER che sono veramente ben fatte, si sente ansia. Timore per il proprio io più interiore, che è tutto tranne noi. Ma al di fuori di questo non c'è niente. E' un bicchiere vuoto non riempito. Ma non un bicchiere vuoto alla Lynch che dobbiamo riempire noi. E' vuoto e così rimarrà per sempre. Quindi benché affascini, non lascia nulla sulla propria pelle dopo il film. Non è cura, non è malattia. Non rimane nulla.
Eccezione per questo non troppo piccolo difetto, rimane un film godibile e interessante. Ma non uno dei migliori di Nolan, personalmente.