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SCOTT PILGRIM VS. THE WORLD regia di Edgar Wright

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  02/12/2010 11:41:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scott Pilgrim è un nerd,eppure ha successo con le donne,suona in una band indie-rock e vanta nel suo curriculum amoroso una bionda mozzafiato.
Dapprima condizionato da un rapporto di natura infantile con la liceale Knives,tra l'altro osteggiato pesantemente da quasi tutti i suoi amici,in seguito si innamora della misteriosa Ramona,ragazza dai capelli colorati e dal fascino anticonformista.La interpretata molto bene Mary Elizabeth Winstead,conosciuta come la cheerleader di giallo vestita di "Death Proof",per conquistarla dovrà affrontare i suoi sette malvagi ex fidanzati in combattimenti dalle trovate decisamente surreali.
Quello che è a tutti gli effetti un percorso di maturazione, in questo caso soprattutto sentimentale,diventa nelle mani di Edgard Wright una commedia-action caratterizzata da uno stile sferzante ed originale,in barba agli abusati stilemi del genere.
La pellicola è un'eccitante sperimentazione videoludica camuffata da film in cui i personaggi si affrontano tra loro esibendo superpoteri che nemmeno gli eroi Marvel.Come cartoni animati non patiscono ferite o contusioni,vivono in un mondo guarnito da segni grafici che ne accentuano movimenti ed espressioni.
Entusiasmano la bizzarria del linguaggio visivo,il ritmo indiavolato,le gag e il ragguardevole spessore dei personaggi (nota di merito a Kieran Culkin,il coinquilino gay del protagonista),l' insieme risulta simpaticamente chiassoso e pone Scott Pilgrim all'interno di una nicchia artistica fuori dagli schemi.Wright azzarda la trasposizione dell'omonimo fumetto (ad opera di Brian Lee O'Malley) e centra il bersaglio grosso,divertendo con una semplice formula da cui riesce a trarre massimo profitto fin dallo stile adottato.Grande intuizione quella di utilizzare split screen e stacchi in asse per riprodurre la divisione in tavole tipo comics.
Altro fiore all'occhiello della produzione è la musica,elemento portante e vero "trait d'union" delle vicende che si susseguono in questo microcosmo vietato agli adulti.L'ottimo e sempre più svampito Michael Cera capeggia un cast davvero azzeccato,all'interno del quale si segnalano gli autoironici Chris Evans e Brandon Routh, in versione tanti muscoli e poco cervello.
Bella media per Edgar Wright che infila la terza perla della sua carriera su altrettanti lavori,dopo "L'alba dei morti dementi" e "Hot Fuzz" infervora occhi e spirito con un film che divora ogni clichè delle solite loffie com-rom, rigurgitandolo sottoforma di geniale rivisitazione.