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LICENZA DI GUIDA regia di Greg Beeman

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dinger71     10 / 10  02/06/2011 14:34:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non posso non dare il massimo a questo film, è un classico del Brat Pack, genere cinematografico un pò teatrale (non il caso il termine si riferisce al gruppo di attori), che purtroppo da noi è stato sottovalutato dalla critica, che non ha mai sganciato più di un due e mezzo su quattro (forse solo "stand by me" ha tre stelle o più). Erano altri tempi, dove gli attori erano tutto, sostenevano il film dall'inizio alla fine e diventavano simbolo e idoli di giovani desiderosi di cambiare, stanchi del militarismo imperante reaganiano e della mentalità neoconservatrice, che voleve ripristinare il mito dell'America di Eisenhower. Da noi c'era la "Milano da bere", da cui purtroppo sarebbe uscita la "disgrazia berlusca", ma a Hollywood evidentemente non si dormiva, dato che l'industria cinematografica si accorse del forte impatto generazionale che stava esercitando questo "manipolo di canaglie" o "banda di monelli" (traduzione letterale di "brat pack", soprannome affibbiato loro dai giornalisti), che ci regalarono indimenticabili capolavori come "Breakfast club" (grandissimo Judd Nelson:"quanti sabati di punizione ho conquistato fino ad ora?"-), la trilogia di Molly "la rossa" Ringwald e poi ci fu il "triennio d'oro dei Corey", in cui i giornali americani titolavano "questa nazione non sembra governata da Reagan, ma dai due Corey". Erano loro, insieme al grande Enrico Berlinguer, i nostri miti di quegli anni. Soltanto perchè l'Italia all'epoca era culturalmente impantanata (ora invece va meglio?) per forza dovevamo dire che questa era una situazione collettiva dell'Occidente pre- Nirvana (e non mi pare, visto che pure in Inghilterra c'è stato Stephen Frears e il brit pack -mi pare si chiamasse così lì- e poi, soprattutto i due corey, nei paesi scandinavi ad es., ebbero un successo clamoroso). Invece chiaramente la critica italiana doveva snobbare questo scenario, dimostrando così la sua inettitudine a livello mondiale! Caso eclatante è proprio questo film, "licenza di guida", incentrato su un adolescente sognatore un pò ingenuo e sconclusionato (il grande Corey Haim) che vorrebbe prendere la patente di guida per lasciarsi alle spalle la scuola e la sua "orribile" famiglia. Purtroppo viene bocciato all'esame di guida, ma si vergogna ad ammetterlo, perciò, all'insaputa dei genitori, s'impossessa dell'auto del nonno e parte lo stesso.... Comincia così l' "interminabile incubo", dove crollano tutti i miti del sogno americano (la polizia cercherà di arrestarlo, un ubriaco ruberà l'auto ecc). Il protagonista diventa la "vittima" per eccellenza, non solo della società, ma anche dei suoi amici, dato che ognuno agisce per i suoi scopi (la graziosa e pure un pò buffa heather graham vuole un passaggio per raggiungere il fidanzato; Corey Feldman, che interpreta l'amico esaltato, vuole invece andare al drive-in dei suoi sogni, che ovviamente non raggiungeranno mai...). L'interpretazione dei due Corey (che qui recitarono insieme per caso per la seconda volta... poi non sarebbe stato più un caso e avrebbero diretto loro stessi o sceneggiato) direi che è fenomenale, e, benchè entrambi preferissero ruoli drammatici, questo rimase il loro film più famoso, record di incassi nell' 88; non a caso ricevettero entrambi il premio più ambito riservato ai giovani attori (ovvero lo Young Artist Award, per la seconda volta, dopo Ragazzi perduti), sfruttando anche pò questo successo per le loro pellicole indipendenti degli anni successivi (ad es il capolavoro "dream a little dream"). All'epoca la nostra triade di critici geniali-Morandini, Mereghetti e Davinotti- dissero che Corey Haim era inespressivo (come fa ad esserlo se il suo personaggio è estremamente nevrotico?) e spalancava la bocca inebetito e il film cercava di confermare il più famoso Corey Feldman (Gremlins, Goonies e Stand by Me) come jolly comico da sfruttare per la brllantezza e l'esplosività in un ruolo puramente da vetrina. Inoltre, non mi ricordo chi dei tre, disse che il film sembrava una camomilla e che i protagonisti probabilmente potevano essere gay perchè tutti avrebbero approfittato della bella Graham ubriaca... Ma, dico, egregi critici italiani, lasciando perdere la vita reale degli attori, lo sapete che tra i motivi portanti del "brat pack" c'erano il rifiuto della goliardia e l'espressione del disagio giovanile? Non stiamo parlando di film all' "American Pie", dove il potenziale sovversivo dei ragazzi lo si incanala nell'obiettivo politically correct del consumo ( di sesso, merci e status sociale), mascherato dal fatto che i ragazzi svolgano attività lodevoli, come frequentare il college o andare in vacanza con gli amici con il consenso dei genitori, che "volutamente" si dilettano nel fingere di non sapere cosa accade davvero nelle famose "vacanze studio", una delle espressioni più alte dell'ipocrisia della nostra società. A quanto pare si dovettero ricredere con gli anni, visto il forte impatto che hanno avuto i membri del brat pack sulle generazioni dei giovani americani ("Young Americans" era pure il titolo di una rivista dedicata proprio a questi attori). Perchè allora la nuova generazione votò per Bill Clinton? Mica si sapeva all'epoca ad es che lo scandalo dell' Iran-gate del governo di Reagan avrebbe contribuito al terrorismo del nostro decennio? Con la caduta del muro di Berlino l'America di Reagan si confermava come la maggiore potenza mondiale, allora forse questo fenomeno del brat pack sarebbe stato più importante di quanto si immaginasse all'epoca; oggi va di moda a Hollywood votare per Obama, ma all'epoca quante celebrità avevano il coraggio di andare contro i Repubblicani? Chissà tutti questi giovani attori radical chic di oggi all'epoca cosa avrebbero fatto... E se l'esimio Morando Morandini diceva a proposito di questo film "Vorrei leggere su un trattato di sociologia che l'America è un paese così strano, popolato da adulti distratti e incompetenti e giovani così irresponsabili e ribelli che assomigliano a dei pazzi scatenati", oggi direi che è stato accontentato, dati i numerosi libri che circolano sul brat pack (il più famoso si intitola proprio "their impact on a generation") e le biografie non autorizzate dedicate ai due Corey. I due formavano una gran bella coppia, sullo schermo e nella vita: non ti dimenticheremo mai, Corey Haim! In Italia non tutti i giornali ti hanno ricordato e in tv hanno parlato poco di te, ma per i tuoi fan sarai sempre ineguagliabile e rimmarrai impresso nella mente e nel cuore!