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SOURCE CODE regia di Duncan Jones

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  24/11/2011 14:06:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo lo strepitoso "Moon" per il figlio d'arte Duncan Jones sembrava arduo ripetere il pieno di consensi ricevuto da critica e pubblico.
Eppure il regista inglese pur dirigendo verso un cinema meno "egregio",sicuramente più indirizzato alla massa (e all'incasso) in quanto made in Hollywood, il che francamente non faceva certo ben sperare,riesce ad evitare la trappola del blockbuster tronfio e senz'anima,di quelli pieni di mirabolanti effetti speciali e poco altro.
"Source Code" è un film avveduto nell'utilizzare noti espedienti del cinema action : l'attacco terroristico,la bomba da individuare e disinnescare,la sempre più probabile strage di innocenti sono tutte pedine di uno scacchiere resettabile,dove il gioco riparte nel momento in cui la partita termina.Lo schema della ripetizione spazio-temporale,anche questa già vista in molti altri film di successo,crea uno scenario avvincente (ri)adattando con intelligenza un'idea tranquillamente ascrivibile alla fantascienza distopica.
Gli archetipi non aderiscono a tedianti ovvietà e la sceneggiatura regge alla grande grazie ad incastri precisi,la verità viene a galla imbeccata da piccoli frammenti e il coinvolgimento morale invoglia ad appassionarsi alla vicenda di Colter Stevens,capitano dell'esercito costretto a ripetere otto minuti di viaggio in treno durante i quali dovrà portare a termine la sua missione.
I cedimenti di ritmo sono meritevoli d'indulgenza,più che altro osservabili in un finale dove Jones accontenta il pubblico meno esigente tollerando qualche passaggio lacrimevole con padri addolorati e storie d'amore ancora in divenire.Colpisce comunque con forza l'ultima disumana rivelazione che richiama alla memoria un bellissimo e struggente film* degli anni '70.
Jake Gyllenhaall continua a confermarsi,i pur bravi colleghi di set passano in secondo piano e sembrano meri strumenti di uno one-man show.Nel frattempo Duncan Jones dissipa ogni dubbio,"Moon" non è stato un caso fortunato.

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