caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

GLI INVASATI regia di Robert Wise

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Marco Iafrate     9 / 10  12/03/2012 22:30:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Ho avvertito una presenza!" Queste quattro parole, da sole, racchiudono un universo, sconosciuto, indecifrabile, terrificante, quello della suggestione, una delle tante forme che può assumere l'orrore, la più affascinante perché gioca con la psiche umana, su ciò che non esiste ma fa paura. Vi sembra un paradosso? La struttura narrativa del film si basa proprio sulla ricerca di questo punto interrogativo che è il fenomeno paranormale. I protagonisti non si trovano a Villa Crane per caso, ma perché questa sinistra abitazione offriva tutti gli elementi a tale dottor Markway per scoprire se tutte le cose terribili conseguenti alla pazzia (assassinii, suicidi ecc.) delle persone che in precedenza vi hanno abitato, vengono dall'interno dell'animo umano o in qualche modo sono frutto di un condizionamento esterno, di qualcosa che induce l'uomo a compiere una determinata azione al di fuori della propria volontà. La bellezza di questa pellicola deriva proprio dal coinvolgimento psicologico che trasmette allo spettatore, un gioco al quale non riesce a sottrarsi, si rimane piacevolmente imprigionati nel dispositivo della rappresentazione, una totale immersione nell'immaginario, una partecipazione inevitabile se si considera il prelibato piatto con la quale ci viene servita: effetti sonori, musiche, atmosfere da brivido, senso di inquietudine profondo. Cosa c'è di più terrificante di qualcosa che c'è ma non si riesce a vedere? Un rumore, un respiro, una corrente di aria gelida, dei colpi sordi, ossessivi, di ignota provenienza, questo è l'orrore, su tutte, la scena in cui si vede Eleanor che al buio, nel suo letto, cerca conforto dall' amica che le sta dormendo al fianco stringendole forte la mano, al risveglio vediamo che Eleanor ha dormito da sola, di chi era quella mano? Semplicemente geniale!.
Abbiamo detto che ancora più delle immagini, a spaventare sono le musiche e gli effetti sonori, scelta che ha avuto un seguito particolarmente nutrito, Profondo rosso probabilmente non sarebbe stato il film che tutti conosciamo senza le musiche dei Goblin, vera e propria corda vocale del terrore. Le scale musicali riescono ad essere più inquietanti di quelle a chiocciola, curioso, se si pensa che nella realtà le cose andrebbero diversamente, la stessa casa offrirebbe soltanto il silenzio, la vita vera non ha una colonna sonora, anche questo fa parte della bellezza del cinema.