LoSpaccone 8 / 10 26/03/2012 17:23:49 » Rispondi Un anno di vita, di una vita semplice e abitudinaria, che al cinema solitamente non piace vedere. Ma il cinema di rado si prende qualche lusso e si permette di rappresentare la normalità. E lo fa bene, perchè Leigh non cerca in indorarci la pillola rivelandoci qualche grandiosa verità celata dietro un gesto apparentemente stupido e meccanico. Leigh passa la normalità al microscopio e rende sceneggiatura i tic, le frustrazioni, le noie, le gioie, le incomprensioni del quotidiano, quegli aspetti piccoli proprio perchè quotidiani, e forse proprio perchè così piccoli erroneamente interpretati come inutili, non degni di essere rappresentati. Se fosse così non so quanti dovrebbero seriamente rivedere la propria vita e cercare di rendersi "rappresentabili". Ma fortunatamente non è cosi... e fortunatamente Leigh lo ha capito.