TOY STORY - IL MONDO DEI GIOCATTOLI regia di John Lasseter

Dom Cobb  24/03/2013 19:12:48 » Rispondi
Ok, a qualunque utente di questo sito capiti di leggere questo commento che ho scritto riguardo al film, prego di visualizzare le risposte e non fare caso a quelle due righe di ca**ate.
In effetti sì, lo ammetto, Toy Story è uno di quei film che da bambino non mi andavano affatto a genio, mi annoiava a morte ogni volta che lo guardavo e l'animazione in sé la trovavo piuttosto inquietante. Perciò, senza prendermi la briga di riguardarmi il film, ho messo una stella su dieci basandomi sui miei sfocati ricordi di bambino e sulla rabbia che mi faceva nel vedere la media del film su questo sito così alta.
Detto questo, alla fine il film l'ho riguardato e ho deciso di scriverne una recensione, ma una recensione vera, stavolta.
La prima cosa che dirò del film è che, a rivederlo adesso, è gradevole da guardare, ma, onestamente, niente di eccezionale: in certi punti si vede proprio che questo è stato il primo film del suo genere, poiché l'animazione è alquanto datata e alcuni design


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sono da vero film horror, specie per un pubblico di giovane età. Lo spunto iniziale dei giocattoli che prendono vita viene sfruttato in modo sufficientemente creativo, ma rivista oggi, la trama è piuttosto scontata e prevedibile (non che sia un difetto) e forse si poteva concedere ai personaggi un paio di scene introspettive in più, per quanto, alla fine, risultino tutto sommati simpatici.
Ma il film ha due fondamentali problemi, a mio parere: il primo è la sostanziale mancanza di comicità in tutta la prima parte, questa tra l'altro inframezzata da alcune irritanti canzoni di Randy Newman,


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e l'altro consiste in un processo di "estremizzazione". In altre parole, alcuni elementi dark che la fanno da padrone nella seconda parte del film, sono portati all'estremo in modo quasi fastidioso:


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Persino il modo che i protagonisti utilizzano per sbarazzarsi del "cattivo" potrebbe essere spaventoso per i bambini che lo guardano.
Dunque, secondo me Toy Story rappresenta un discreto mezzo d'intrattenimento, con discreti personaggi, una buona idea di base sfruttata altrettanto bene, un ritmo decente, specie nella parte finale, e una morale classica e scontata, semplice semplice, insomma. Tuttavia, non so ancora come sentirmi riguardo al fatto che lo abbia trovato gradevole non da bambino, ma solo ora che sono molto più grande: verrebbe quasi da pensare che la Pixar (ho guardato abbastanza suoi film da rendere abbastanza plausibile per me quest'ipotesi), a differenza della ben più quotata Walt Disney Animation dei tempi in due dimensioni, non sia capace di produrre lungometraggi adatti sia ai bambini che agli adulti, poiché forse sono troppo adulti per gli uni e troppo bambineschi per gli altri.
Ma forse è solo il fatto che "ce l'ho" con la Pixar perché ha segnato la graduale ascesa dell'animazione computerizzata la quale, a sua volta, ha segnato il declino e infine la scomparsa dell'animazione a mano che, secondo me, nessun virtuosismo al computer potrà mai eguagliare e che resta il mio genere di animazione preferito.


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Comunque, Toy Story la sufficienza piena se la merita e, prima di lasciarvi, CHIEDO UFFICIALMENTE SCUSA PER LA MIA IDIOZIA E SUPERFICIALITA'. Spero che questo basti; anzi, se è possibile (anche se non credo), mi piacerebbe che le due righe di min.c.h.i.ate in cima a questa pagina siano cancellate e che questa mia nuova recensione ne prenda il posto.
VOTO: 6,5/10

Torok_Troll  27/06/2012 15:40:02 » Rispondi
E poi dicono che io sono un "troll"

carsit  14/09/2012 08:58:30 » Rispondi
pure io non sono un grande estimatore di toy story, ma te però sei veramente provocatorio con questi commenti inadeguati e fuori luogo... controllati per favore...

gemellino86  13/09/2012 13:09:31 » Rispondi
Sei un grande ********.

Larry Filmaiolo  27/06/2012 15:36:45 » Rispondi
cioè sognavi i pixel di buzz lightear che si scomponevano e ti mangiavano le palle?