steven23 9 / 10 28/11/2013 14:58:04 » Rispondi Credo che siano veramente pochi quei registi in grado di equilibrare alla perfezione dramma e commedia in una sola pellicola. Di questi "pochi" Wilder rimane senza alcun dubbio uno dei migliori e questo film ne rappresenta l'ulteriore conferma. Non so se raggiunge il livello di "A qualcuno piace caldo" ma, in caso contrario, gli manca davvero pochissimo. C.C.Baxter lavora come impiegato in un'immensa società di assicurazioni che conta, solo nello stabile in questione, più di trentamila dipendenti. Lui è uno dei tanti, né più né meno bravo degli altri e svolge le proprie mansioni in una vastissima sala colma di postazioni e affiancato da centinaia di colleghi. Niente porterebbe a pensare a qualcosa che lo distingua da loro... all'apparenza. Già, perchè Buddy Boy (così viene chiamato dai suoi superiori) è solito prestare il proprio appartamento a questi ultimi durante le loro avventure extraconiugali in cambio di raccomandazioni e una carriera in rapida ascesa. Tutto prosegue alla grande fino a quando anche il capo non viene a sapere tutto quanto. Contrariamente a quanto teme Baxter, l'uomo non pensa minimamente di licenziarlo anzi, gli fa capire quanto anche lui sia interessato al "subaffitto" dell'appartamento. A tal proposito la celeberrima battuta di Baxter "... una mela marcia in più, una in meno..." Da qui la sua scalata al successo subisce un ulteriore impennata. Questo finché non scopre chi è l'amante di Sheldrake, la ragazza degli ascensori, il suo sogno proibito Fran Kubelik. Sarà proprio ciò che accadrà una sera nel suo appartamento a cominciare ad aprirgli gli occhi sul suo essere "umano" e far nascere in lui quella domanda che tanto assilla ciascuno di noi... è più importante il successo lavorativo o quello sentimentale? Detto così parrebbe quasi di assistere alla classica commediola leggera e spensierata ma non è affatto così. Sì, molto volte si ride (geniale l'idea di Baxter di scolare la pasta nella racchetta da tennis) e si sorride, ma dietro la facciata Wilder ci mostra un dramma sulla solitudine e sull'aspirazione al successo lavorativo che soverchia ogni altra cosa. E lo fa con la sua solita, impeccabile maestria, sfruttando ancora una volta l'enorme talento di un fanstastico Jack Lemmon (a mio parere gli Oscar avrebbero dovuto essere almeno 6) e scegliendo come spalla un'adorabile Shirley MacLaine che, tra l'altro, riprenderà tre anni dopo come protagonista in "Irma la dolce". Anche per lei l'Oscar non sarebbe stato affatto un regalo. Ci sarebbe molto altro da dire, ma mi soffermerei per ultimo sugli splendidi dialoghi: dagli scambi di battute di Baxter con il dottore vicino di casa a quelli in ascensore e nell'appartamento con Fran, alcuni di grande profondità e leggerezza allo stesso tempo.
"In genere mangia solo?" "No, no, no! Qualche volta ceno con Eisenhower, a volte con Billy Wilder o con Perry Como. L'altra sera ho cenato con Greta Garbo. Era molto più giovane, allora."
Ce ne sarebbero chissà quanti altri da citare, ma mi fermo a questo giusto perché è il primo che mi è venuto in mente. Comunque film veramente imperdibile!!
bm_91 28/11/2013 19:37:39 » Rispondi Il caro vecchio Wilder non delude mai!
steven23 28/11/2013 20:31:11 » Rispondi Già! A tal proposito ti ringrazio per avermelo consigliato, davvero un gioiellino. Piano piano mi sto facendo tutta la sua filmografia, per ora non sono che agli inizi.
hghgg 10/01/2014 12:02:32 » Rispondi "Credo che siano veramente pochi quei registi in grado di equilibrare alla perfezione dramma e commedia in una sola pellicola. Di questi "pochi" Wilder rimane senza alcun dubbio uno dei migliori e questo film ne rappresenta l'ulteriore conferma. " E adesso come farò a commentarlo che hai già detto tutto tu in queste righe ? Boh... Comunque per me non è la conferma ma l'assoluta sublimazione dell'abilità di Wilder di unire la commedia con il dramma, e anche in assoluto in questo L'Appartamento è tra i primissimi posti, insieme a pochi altri (vari di Chaplin, Goodfellas di Scorsese...). E si, per me "A qualcuno piace caldo" lo raggiunge, pur essendo molto diverso perché in quello del '59 siamo nella commedia totale e pura.
Bellissima la (auto) citazione di quella battuta :D
steven23 05/04/2014 21:19:04 » Rispondi Non ho mai il vizio di ricontrollare i vecchi film commentati in caso qualcuno mi risponda così ecco che vedo i commenti dopo mesi... comunque sono sicuro troverai qualcos'altro da dire, ho pochi dubbi al riguardo :)