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INSOLITI CRIMINALI regia di Kevin Spacey

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Angel Heart     8½ / 10  18/07/2014 20:54:18 » Rispondi
Altro sottovalutato thriller degli anni 90 che segna pure il debutto cinematografico dietro la mdp per l'immenso Kevin Spacey.
Un thriller notturno lento ma ansiogeno e claustrofobico come non mai, qualità alimentate non tanto dalla situazione in cui ci catapulta il film quanto per la natura dannatamente cinica di tutti i suoi personaggi, buoni e cattivi (perdenti al massimo in entrambi i casi) che fino ai titoli di coda faticano a distinguersi l'uno dall'altro.
Ottima la location, soffusa al punto giusto, risaltata da un'altrettanto ottima regia introspettiva di Spacey che riesce a trasmettere allo spettatore tutta la tensione che deriva sia dall'ambientazione opprimente che dall'ambiguità dei protagonisti, tutti con dei segreti da nascondere e tutti costretti a confessarli a causa delle circostanze.
Fondamentali in questo senso una brillante sceneggiatura carica di colpi di scena spiazzanti ed improvvisi (che fino alla fine tengono chi guarda a mangiucchiarsi le unghie in maniera forsennata, le ultime sequenze in particolare sono al cardiopalma) e le melodie tese e rilassanti al tempo stesso di Michael Brook.
Essenziale invece l'apporto di un cast di star (Matt Dillon, Faye Dunaway, Gary Sinise) e caratteristi di prim'ordine (M. Emmet Walsh, Skeet Ulrich, Viggo Mortensen, Joe Mantegna) qui in stato di grazia assoluto; il migliore di tutti, un mastodontico William Fichtner che nella parte dello psicopatico dal sangue freddo Law finisce per rubare la scena a tutti (impresa non da poco vista la qualità recitativa degli altri).

Un signor thriller, magari non per tutti i gusti dati i ritmi non proprio vivaci, la presenza di alcune dinamiche già viste in passato ("Quel Pomeriggio di un Giorno da Cani") e le lievi venature da commedia nera, ma che appartiene senza ombra di dubbia alla tipologia di quelli che una volta guardati non si dimenticano più, nel bene e nel male.
Orribile il titolo italiano, certo neanche l'originale suona bellissimo ma almeno non è banale e dona un senso più profondo alle immagini che ci passano davanti (soprattutto nella scena in cui ce ne viene spiegato il significato).

Un gioielllo da riportare alla luce quanto prima. La dichiarazione di Joe Mantegna davanti alla telecamera dei giornalisti, credetemi, vale da sola il prezzo del biglietto!