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GIOCATTOLI INFERNALI regia di Peter Manoogian

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Angel Heart     6 / 10  27/07/2014 12:20:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non aggiunge nulla di nuovo al genere (molto in voga all'epoca) pero' ha di buono una certa creativita' negli attacchi sanguinosi dei giocattoli (ben realizzati) accompagnati da una giusta dose di humour trashoso. Di poco conto tutto il resto.
Ad ogni modo anche qui come per il "Dolls" di Gordon la tensione la puo' percepire al massimo un pubblico di under 10.

Produce Charles Band e dirige il Peter Manoogian che qualche annetto prima mise la firma sul gioiellino "Manhattan Warriors" (aka "Zona Pericolosa").
Torok_Troll  27/07/2014 16:26:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo me me tu sbagli approccio a considerare questi dei film horror veri e propri. Devi asndargli incontro inanzitutto con spirito fanciullesco, ma (ancora di più) considerandoli favole nere, perchè questo sono, favolette nere e macabre, ne più ne meno.
Facci caso: una trama ed uno svolgimento piuttosto infantile, personaggi piuttosto bi-dimensionale e stereotipati, il male rappresentato da creature infernali e (in moltio casi) sfuggevoli, proprio perchè spesso piccole e (apparentemente) innoque, il sangue dosato per creare momenti macabri ma anche grotteschi al momento giusto, l'atmosfera chiusa e buia che sa di smarrimento infantile di chi vorrebbe tornare a casa, il bene rappresentato dall'innocenza e le cose semplici

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Secondo me invece questo film non è così trash come molti affermano, ma al contrario è un ottima fiaba dark e horrorifica che sarà piaciuta anche a Tim Burton.
Angel Heart  27/07/2014 18:39:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda che l'approccio che ho usato e' piu' o meno lo stesso che hai descritto tu (dico piu' o meno perche' secondo me tu ci leggi e dai peso a piu' significati del necessario) cioe' non e' che l'ho guardato sperando in un horror complesso ed elaborato che facesse paura. Proprio per questo ho detto che un'eventuale tensione la puo' avvertire solo un bambino.

E poi non ho detto che e' trash, ho detto che e' condito da una dose di humour trashoso, esempio il bambolotto che dice: "ciao, posso parlare, camminare, e anche cag.armi addosso".
Io la definirei guardabile piu' che ottima, voglio dire... le sue pecche le ha.
Torok_Troll  28/07/2014 19:22:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi hai frainteso, non era un rimprovero, e che di solito molta gente definisce questi film trash pur non essendo davvero trash. Dico questo perchè spesso questi film vengono accostati da molta gente alle ultime produzioni della Empire/Full Moon (i vari Gingerdead Man, Evil Bong, Decadent Evil, Ooga Booga, Killjoy e ciofeche varie) che sono delle VERE trashate, a volte neppire divertenti, e me spiace molto perchè ritengo produzioni come questo Demonic Toys, nel panorama della serie B, più che dignitose. Mi dispiace se a volte fraintendo, ma capirai che quando vedo simili paragoni io mi scandalizzo non poco.
P.S.: Il bambino che interpreta il demonio è bravissimo secondo me, non trovi anche tu?
Ma questo film esiste pure in italiano?
Angel Heart  28/07/2014 20:59:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nemmeno io lo considero trash, a parte in qualche battutta che comunque m'ha fatto morire (tipo quella che ti ho riportato).
Quanto al bambino sì dai, per essere appunto un bambino l'ho trovato all'altezza del ruolo, già il fatto che sappia dove guardare è già tanto!

In teoria c'è il DVD italiano, poi non saprei, ma così ad occhio e croce direi che fino a poco tempo fa da noi era ancora inedito.

Ps.: guardati "Manhattan Warriors" (o "Zona Pericolosa") dello stesso regista, gran bel filmetto.
BlueBlaster  31/07/2014 02:34:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi hai incuriosito con questo "Manhattan Warriors", l'ho messo in download (un impervio download)...pare proprio una sottospecie di "Cuba Libre".
Comunque questo film è pieno di scene trash in utile negarlo...però entro un certo limite che lo rendono vedibile se piace il genere, anzi se piace il genere si potrebbe pure definirlo cult.