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UN CHIEN ANDALOU regia di Luis Buñuel

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Kit Carson     9 / 10  10/09/2014 23:16:02 » Rispondi
Su questo "corto" si è scritto e detto di tutto e di più. L'immagine della protagonista femminile, Simone Mareuil, a cui sta per essere tagliato l'occhio, dalla mano dello stesso Bunuel mediante rasoio è, credo, una delle immagini più famose nella storia del cinema, conosciuta anche da chi non ha la minima idea da dove sia stata tratta. Un manifesto surrealista, scritto a due mani da Bunuel e Dalì, quest'ultimo presente solo in pochi ciak ma abbastanza per farne capolino in uno, quello dei preti (nel fotogramma successivo il prete non è più Dalì ma un altro attore... errore di montaggio?). Allucinante trasposizione su pellicola di uno o più sogni fatti dagli autori e da cui nasce la successiva sceneggiatura. Difficile parlarne, anche perchè chi lo ha fatto ha probabilmente colto (ad andar bene) solo una parte dei molteplici significati attribuibili alle varie scene, e nessuno ha la vera chiave di lettura. Si va per supposizioni ma non c'è alcuna esegesi ufficiale su cui imbastire discussioni. Un film totalmente ambiguo che non racconta ma spiazza, che non spiega ma cattura. Audace e geniale anche ai nostri giorni, figurarsi oltre 80 anni fa. Ma il genio e l'intelletto sono senza tempo, e quest'opera è senza tempo, come quasi profeticamente gli stessi autori evidenziano attraverso indicazioni temporali, durante il film, senza alcun senso apparente. La morte dei 2 attori protagonisti, anni dopo, entrambi per suicidio, contribuisce a rendere il film ancora più misterioso, ancora più ambiguo e tetro.