adrmb 7 / 10 25/08/2015 18:01:52 » Rispondi Gradevolissimo e sostenuto dalla consueta confezione impeccabile ghibliana, ma francamente non mi ha esaltato più di tanto quest'ultimo film dello Studio: un po' contorto a prima visione (e qua a momenti rimpiangevo la deliziosa linearità di Arrietty); fortunatamente con la seconda in giapponese - molto più efficace il doppiaggio, in particolar modo la voce di Marnie - ho avuto la possibilità di gustarmi la vicenda avendo ben chiaro il filo della matassa. La storia in sé, tratta da un classico inglese che non ho letto, è davvero graziosa, e le aperture oriniche della pellicola non mancano certo di fascino; tuttavia mi sento di riscontrare una troppa carne al fuoco di tematiche, alcune delle quali non perfettamente trattate benissimo a mio avviso, un po' lasciate su "carta" (
l'odio di Anna nei confronti di se stessa... per essere cosa, maleducata? Nei fatti si dimostra proprio tutto l'opposto, timida, ma sicuramente rispettosa; francamente non ho trovato proprio verosimile, considerando Anna nella sua generalità caratteriale. Negli incontri con Marnie personalmente non ho proprio riscontrato tracce di maturazione in questo senso. Molto più efficace la tematica riguardante l'indifferenza di Anna verso i tutori, che vede un'evoluzione gestita bene tenendo conto delle esperienze della nonna. Sì, da questo punto di vista mi ha decisamente convinto.
Segnalo poi altri due elementi che potevano essere gestiti meglio:
la troppa tranquillità e calma dei tutori di Anna, persino alla luce del fatto che la ragazzina venga ritrovata addormentata nel cuore della notte. Ci voleva un minimo più d'apprensione, vero che di per sé non abbiano rilevanza nella storia, ma in un contesto comunque fortemente realistico m'è sembrato stonare non poco;
preferivo che come nel libro Anna facesse la conoscenza dell'amica occhialuta e apprendesse della ristrutturazione della casa a seguito della scomparsa di Marnie, e non prima. Una frase come "Marnie è la mia amica immaginaria" doveva essere un concetto sviluppato a seguito della lunga assenza dell'amica, dopo vani tentativi di trovarla; anche qua, non è verosimile che Anna pensi questo razionalmente e poi segui ancora Marnie sul silo. Inoltre, gestendo temporalmente il passaggio come nel film, hanno dovuto inserire il dettaglio delle pagine strappate, che non sfugge certo all'occhio dello spettatore e che ahimé non viene spiegato. Se la comparsa del diario fosse stata posteriore rispetto all'avventura del silo avremmo avuto una rivelazione più diretta dell'identità di Marnie, una gestione più compatta dei tempi narrativi, e credo anche più efficace in tal senso.
Rivelazione finale comunque riuscita.
Quindi, che dire?, carino nel complesso, non c'è che dire, c'è qualche bel tocco registico più violento, maturo, come tematiche rispetto al precedente Arrietty lo vedo più ambizioso, anche la colonna sonora è decisamente integrata meglio... ma emotivamente mi sento più legato al lungometraggio del 2012, più semplice, lineare e a mio avviso leggermente meglio gestito.
Relativamente al secondo spoiler: più che inverosimile che ricompaia Marnie nel momento del silo e lei la segua, mi è parso inverosimile che Anna proprio ignorasse i dettagli precedentemente scoperti sul diario; in quel punto della narrazione una minima curiosità doveva pur esserci, anzi, proprio per "rovesciare" la credenza dell'amica immaginaria, e invece tutto si riduce al solito incontro. Lo ribadisco, è stato inserito nel momento sbagliato.
adrmb 25/08/2015 18:26:29 » Rispondi Correggo una frase del primo spoiler, per disattenzione lasciata incompleta: