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DISTRICT 9 regia di Neill Blomkamp

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Jolly Roger     8 / 10  14/06/2013 17:35:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
davvero notevole questo District 9.
Un film di fantascienza, in cui però la fantascienza è trattata in modo atipico, molto differente dal solito, con toni più drammatici e riflessivi.
In pratica, l'arrivo degli alieni e la loro ghettizzazione è una gigantesca metafora del razzismo (non a caso il film è ambientato in Sudafrica). Tuttavia non ci si limita al razzismo "classico", quello basato sul diverso colore della pelle, per intenderci. Il significato è più ampio e racchiude tutte le forme di ghettizzazione del "diverso".

District 9 è quindi un film molto intelligente, il cui significato è che il dolore provocato dall'emarginazione (o da altre condizioni che vengono subite, come il mobbilng, il bullismo, l'omofobia) non viene compreso da chi la impone, a causa dell'ottusità di chi si ritiene "normale" (ma in realtà con la peggior accezione di "superiore"). Deridere un alieno, ucciderlo, non è molto diverso dall'uccidere i cinghiali in esubero, perchè essi non sono categorizzati come "uomini", ma come una specie inferiore.
Solo quando il protagonista sperimenterà su di sè l'umiliazione dell'essere considerato diverso come un alieno, capirà davvero che questa diversità, in realtà, non costituisce motivo valido per subire quell'umiliazione.

Il film, comunque, sprofonda un po' nel buonismo e, a mio avviso, esaspera un po' le situazioni, comunque è un'idea originale che potrebbe strappare una riflessione a molti.

Anche sul versante dell'entertainment, il film è davvero godibile, non ha momenti noiosi e la vicenda è coinvolgente. Molto carine anche le scene più action, mai troppo esagerate (ma siamo pur sempre nel campo della fantascienza).
Il gamberone bambino è simpaticissimo :-)
e la scena finale è molto poetica, davvero straordinaria.

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Torok_Troll  12/08/2013 01:53:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io sinceramente non capisco come si faccia a provare pena per i gamberoni durante tutto il film? Sono supidi e bastardi (tranne uno): Derubano e uccidono senza motivo dei negri per cose futili (per loro), bruciano camion e fanno deragliare treni così, per puro divertimento, *******ggiano in continuazione, sono ubriacone, vomitano e pisciano dove gli pare e invece di accettare gli aiuti dagli umani che gli hanno accolti a braccia aperte preferiscono farsela con quelle sporche gang di nigeriani sanguinari, crudeli, superstiziosi e cannibali, a vendergli armi e fare combattimenti clandestini per un pò di cibo per gatti. Spiacente, ma la condizione di Aphartaid se la sono proprio cercata quei luridi crostacei, in oltre non mi sembra che le condizione di sporco, sudiciume e lordura gli stessero poi così male, anzi, ci sguazzavano (è il caso di dirlo) a pesce.
Che gli umani poi non siano anch'essi degli stinchi di santi anche questo è un fatto: le gia citate gang di negri, l'associazione MNU (parodia che riassume le multinazionali senza scrupoli che si celano dietro a facciate di legalità) o anche i militari dal grilletto fin troppo facile, nonchè lo stesso protagonista Vikus Van Dener che palesa più volte i suoi difetti, ma tutto ciò non mi ha mai portato ad esclamare "poverini questi alieni" durante il film.
Incredibilmente l'unico alieno per cui si prova simpatia è completamente diverso dal resto degli altri: è inteligente, conosce il mondo umano e ciò che gli e connesso (tipo tecnologia e leggi), usa la ragione anzichè la violenza, è pacifico ed è l'unico che cerca in tutti i modi di rimediare al disastro che si è creato da quando la navicella si è arenata sulla terra. Io ho pure cominciato a pensare che lui probabilmente appartiene ad un tipo diverso di razza rispetto agli altri alieni della navetta, perchè quasi tutti gli altri gamberoni si comportano come degli stupidi selvaggi casinisti e lui è lunico che ha le conoscienze giuste per far ripartire la nave, nonchè l'unico che ci prova?
Io questo film lo visto più come una specie di ET solo più maturo ed adulto con alte dosi di violenza e crudeltà e contenuti non proprio politically correct, e ciò mi ha fatto un gran piacere ;-)
Jolly Roger  29/08/2013 21:19:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehi Torok, stavolta non sono completamente d'accordo sul tuo commento, ti dico in breve il perchè:
1) in realtà io non ho detto di aver provato pena verso i gamberoni; credo, anzi, che nessuno la provi, come anche tu non l'hai provata. Uno degli effetti, credo voluti da chi ha fatto il film, è stato quello di presentare gli alieni come creature in cui è difficile immedesimarsi...e averne dato le sembianze di gamberoni ha agevolato questo effetto.
2) la ghettizzazione non va mai approvata nè giustificata (è troppo pesante dire che "l'apartheid se la sono cercata"). Può sembrare una differenza sottile quella che esiste tra un campo di concentramento e un campo di accoglienza per immigrati, ma in realtà è una differenza che esiste e non è nemmeno sottile. A me pare che questo film ponga maggiormente l'accento sulla ritrosia degli umani ad agevolare l'integrazione, perchè questa parte è quella su cui compete a noi ragionare, piuttosto che sulla ritrosia degli alieni ad integrarsi...che comunque non è tralasciata, anche perchè questa loro ritrosia, fuor di metafora, esiste ed è sicuramente un problema per noi.
Torok_Troll  01/09/2013 13:21:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io di integrazione non ne ho vista neanche un pò, anzi, nessuno parla mai di integrare gli alieni, loro di sicuro non ne vogliono sapere e agli umani decisamente non interessa. Qui non c'è spazio per le false utopie multiculturali da melting pot, il messaggio qui è molto, fin troppo, chiaro: La convivenza tra indigeni e ondate (per non dire orde) di immigrati è impossibile. Infatti l'intenzione di Christopher, l'unica, è quella di riportare TUTTI i fo.tt.uti gamberoni a casa, e io sono daccordo con questo semplice principio. Queste mie parole trovano ancora più senso per il semplice fatto che il regista di questa pellicola habbia avuto un amico morto ammazzato da dei negri (quelli rappresentati dai nigeriani contrabbandieri) nel periodo post-apartheid mentre lui e i suoi genitori sono stati costretti a fuggire per colpa di questi ultimi. Dubito fortemente che Blomkamp habbia idee sinistroidi, immigrazioniste e terzomondiste.
Spiacente, ma tutti hanno interpretato questo film in modo decisamente errato, non è un film che favorisce l'immigrazione assassina, ma la condanna aspramente in tutte le sue forme.
Jolly Roger  02/09/2013 19:05:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E quindi? Che ti dovrei dire io? Vorrà dire che su sto film hai visto più lungo di tutti :-)

Però, dai....un film "che condanna aspramente l’immigrazione assassina"? Sono farneticazioni, mi spiace dirlo in questa maniera un po' troppo schietta ma è quel che penso. Resto in linea con il mio iniziale commento