Constantine 7 / 10 22/09/2011 19:06:13 » Rispondi A metà strada tra polar e western, farcito d'oriente, il "Vendicami" di To è un film lirico, secco, spirituale e scuro. Il regista gioca con la verosomiglianza della storia per girare immagini al confine tra realtà e poesia, spesso dimentico della prima e molto più deciso sulla seconda, tra rallenty e sangue che scorre su pavimenti e strade bagnate. Peccato che Hallyday risulti un pò imbolsito e monocorde, il suo personaggio seppur con questi difetti riesce ad attirare la curiosità dello spetattore fin dall'inizio, bravi anche tutti i comprimari. Il difetto, a mio modo di vedere, sta nel non spingere a fondo la lama nella ferita, il cineasta si concede diverse sequenze atte a sdrammatizzare la narrazione che nel rovescio della medaglia contribuiscono ad estromettere lo spettatore dall'emozionalità della storia e creano un distacco tra il protagonista ed il pubblico. Persa l'immedesimazione rimane una cruda storia girata in maniera tecnicamente ammirabile, con una buia ed affascinate fotografia; ma senza quel pizzico di cuore in più che l'avrebbe resa indimenticabile.
La scena della sparatoria con le balle di giornale rivoltate come scudi e la sparatoria nel boschetto sono maestose, bello anche l'intro che chiude lo stomaco, assurda sequenza finale dopo lo scontro a fuoco con l'antagonista di Costello... Si fosse chiuso sotto la pioggia e con la pistola in mano la pellicola avrebbe guadagnato un punto in più per quanto mi riguarda.