Constantine 7½ / 10 20/04/2011 01:41:02 » Rispondi Paul Haggis scrive e gira un film di genere granitico, molto tecnico, dal grande pathos; c'è qualche piccola forzatura e una certa mancanza del salto di qualità nell'indagare i temi più interessanti della sceneggiatura, ma l'opera resta comunque un ottimo intrattenimento di alto profilo. Il cast è assolutamente azzeccato, un Crowe in parte ci regala un magnifico secondo tempo, suspence ed un altalena di fortuna e sfortuna portano ad un forse non troppo incisivo finale. La cosa migliore della pellicola del già premio Oscar, sono i dialoghi ed i tempi dosati alla perfezione; probabilmente stavolta gli sarebbe servito un pizzico di coraggio in più. Promosso, visto anche le altissime attese che covavo.
"Passiamo tanto tempo a cercare di organizzare il mondo, costruiamo orologi, calcolatori, cerchiamo di prevedere che tempo farà. Ma quale parte della nostra vita è davvero sotto il nostro controllo? E se scegliessimo di vivere unicamente una realtà costruita da noi? Questo ci rende folli? E se è così... Non è meglio di una vita di disperazione?"
La scena del secondo tentato suicidio in macchina l'ho trovata eccessiva, mentre bellissima quella della chiave a botta e dell'intera discesa agli inferi (vedi casa dello spacciatore) del protagonista.
Peccato per i pochi minuti di Liam Neeson e non ho visto l'originale, quindi mi astengo dal confronto.