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STAR WARS: EPISODIO III - LA VENDETTA DEI SITH regia di George Lucas

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antoniuccio     9 / 10  17/06/2005 11:04:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da un fanatico dei film di fantascienza, quindi da un personaggio assolutamente autorevole in materia (a dispetto di alcuni capricciosi che hanno dato un cattivo voto a questo film), ho dato 9 a "La vendetta dei Sith" perché mi è sembrato un ottimo punto di collegamento con l'episodio IV, cioè il celeberrimo "Guerre stellari" del '77. Finalmente appare chiara l'origine di Darth Vader (Fener per gli italiani) e si contorna di maggiore certezza il legame tra lo stesso e Obi Uan Kenobi interpretato da Sir Alec Guinnes.
George Lucas ha dato fondo a tutte le sue doti di creativo e di "giggione", senza allontanarsi dal messaggio di fondo e sempre attuale della "forza" nella quale il bene e il male si scontrano in un gioco di delicati equilibri.
Purtroppo molti additano questi film come commerciali solo perché sono "made in America" e gli odiati "puristi" che amano pallosissimi film italiani che ti costringono a scervellarti per capire il significato sottostante del tutto (e magari si scopre che non c'è...), fanno spallucce parlando di questi generi. Ma che ci venite a fare, dico io, al cinema, se la cosa non vi garba? Pagatevi un cineforum sonnacchioso dove proiettano i film che vi piacciono tanto, e lasciateci godere i commerciali film americani. Io il senso ed il significato lo colgo, forse voi "puristi" siete troppo miopi per non vedere oltree il vostro naso?
Kr0nK  18/06/2005 01:22:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Giusto.

Al rogo i patetici anti-americani.
antoniuccio  18/06/2005 18:42:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehi, finalmente qualcuno che mi dà ragione!!!!
Se vuoi divertirti, vai a vedere i commenti di Caccia a ottobre rosso...
Darth Anakin  19/06/2005 11:55:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Approvo.

Il film americano è ormai diventato, a mio parere, un vero e proprio genere di film, e non un difetto da attribiure ad un film con l' odiato termine "americanata".
antoniuccio  20/06/2005 11:53:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
salve Darth, ma che succede? improvvisamente questo sito si è popolato di filoamericani??????
Darth Anakin  20/06/2005 12:15:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
io l' ho sempre pensata così: nn ho potuto far sentire la mia voce xkè sn registrato da 4-5 giorni!
Constantine  20/06/2005 12:28:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credo che come dici sia diventato più un modo per offendere un film che non una vera e propria costatazione sulla produzione, comunque resta vero che gli americani in molti dei loro film si lasciano andare a caratteristiche molto simili per rendere il tutto molto commerciale su più punti di vista. Sono dell'idea che non bisogna scartare nulla a priori, si guarda si analizza, si valuta, e poi si danno dei commenti giusti o sbagliati che siano; assolutamente il pregiudizio è inutile. Esistono anche delle fazioni che come lasci intendere diano per buono tutto ciò che è italiano e per marcio tutto ciò che venga d'oltreoceano, ma basta ragionare con la propria testa per venirne a capo, non bisogna amare nessuna produzione, bisogna amare il cinema in se stesso. In finale, il binomio film italiano= contenuti e film americano=effetti speciali è ormai stato smantellato da tempo...spero.
Darth Anakin  20/06/2005 14:26:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo è quello che intendevo: io nn ho mai detto di essere un filoamericano: nn vorrei aver dato questa impressione, voglio solo che la gente nn escluda una pellicola solo perchè americana, tutto qui!
antoniuccio  20/06/2005 16:28:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certamente ci sono dei film americani veramente poco riusciti e sgradevoli, per esempio "Closer" oppure "In the cut", per cui non è da difendere in via assoluta il cinema americano. D'altra parte, se in Italia cominciassero a produrre film come fanno loro, anche per avviare una catena di merchandising, il cinema italiano non avrebbe bisogno di sovvenzioni statali o di piangersi continuamente addosso. Addirittura la mancanza di fondi viene considerata la ragione per la quale il cinema è scadente: andai tempo fa ad una conferenza sulla comunicazione in cui c'era un attore italiano che ha sfondato con una serie TV trasmessa su Raiuno (non faccio nomi per essere tranquillo io). Io gli feci una domanda, alla quale rimase imbarazzato, ed era la seguente: "Perché in Italia gli attori, quando recitano si vede che recitano, mentre in America perfino i bambini sembrano attori professionisti, tanto sono naturali?" La risposta fu: hanno più soldi. Beh allora vedete come li dovete fare!!! Loro non sono schizzinosi se durante un film bellissimo si beve Cocacola o si adopera un registratore JVC (sponsor), oppure vendono gadget e roba di questo tipo per "tirare" l'effetto del film. Sono tutti guadagni che vanno alla produzione che poi vengono reinvestiti in altri film: girano tanti soldi, tanta gente lavora, tanta gente guadagna. Ma lo sapete che in California quasi l'80% della popolazione ha preso parte almeno ad un film? O per comparsa o per altri ruoli, ma è un comparto che dà lavoro ad una quantità impressionante di gente. Cosa ci sarebbe di male se gli italiani facessero altrettanto?
Anvelicon  07/07/2005 15:44:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gli italiani hanno il 75% di opere d'arte presenti in tutto il mondo, magari potrebbero lavorare cominciando a sfruttare questo grande patrimonio non credete?
non esistono solo i lustrini e le paillettes del cinema,