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LA FABBRICA DI CIOCCOLATO regia di Tim Burton

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JoJo     8 / 10  26/09/2005 22:01:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La fabbrica di cioccolato burtoniana è un film che ha l'onere di doversi confrontare con due giganti: uno splendido libro d'uno dei più geniali autori della narrativa per bambini (e non), ed un vecchio film di più di 30 anni prima di a dir pregevole fattura. Non certo un compito facile, ma in cui uno dei registi più visionari di Hollywood riesce brillantemente. In che maniera? Al solito, col sistema più banale e scontato che ci sia: Tim Burton si è letto la storia, s'è visto il film, ed ha deciso di fare di testa sua, dandone una nuova reinterpretazione che, essendo egli un regista di talento, seppur non eccelsa (sì, invero ha fatto di meglio), si difende più che bene e non sfigura certo al fianco delle due opere.
Niente pallide imitazioni o scelte di rispetto ortodosso della traccia che già era presente, ma piuttosto la decisione di girare un film dai tratti caratteristici profondamente burtoniani: sin dalla prima inquadratura si capisce chi è il regista, e le scelte successive altro non fanno che rimarcare la paternità dell'opera. Dunque colori sgargianti in ogni dove, narrazione briosa ed ovviamente a tinte fosche (senza i notturni, la neve e riferimenti necro e halloweeneschi pare che Burton non riesca a vivere), e la riscoperta d'una comicità che oltreoceano viene sin troppo spesso dimenticata. Il fatto poi che, pur con alcune rimarchevoli differenze, lo spirito del libro venga in gran parte rispettato è a dir poco lodevole. Perché la Fabbrica di Dahl, pur con tutta l'ironia di cui era dotato l'autore, è comunque un luogo che tra le sue bizzarrie rimane assai inquietante, con l'ambigua figura di Willy Wonka (dipinta in maniera magistrale), quell'eccentrico, sornione, misterioso che più che un gioviale pacioccone sembra veramente avere dei tratti quasi mefistofelici. Da questo punto di vista Tim Burton fa un lavoro da 10 e lode, perché non solo Willy Wonka, ma pure tutti gli altri personaggi, spesso dipinti con pochi colpi di pennello, nella loro elementare personalità vengono a tratteggiarsi con quell'essenzialità non invadente ma anzi perfetta nella sua asciuttezza: a lungo pare veramente di stare a leggere il libro nei suoi momenti migliori.
Ci sono poi le coreografie degli Oompa Loompa (interpretati tutti da un Deep Roy a dir poco da applausi): qualcosa d'assolutamente sgargiante, incredibilmente pacchiano, spudoratamente kitsch ed irriducibilmente comiche, in cui s'incastona un make up - guardacaso (?) rieccheggiante (per la serie "a volte ritornano") quel Renato Zero (oltreoceano scomodarono Michael Jackson) che prestò la sua voce (con risultati tra l'altro superbi) nell'incubo natalizio che Burton già girò - di Johnny Depp semplicemente perfetto.
Nell'atmosfera da sogno s'incuneano poi richiami e citazioni in serie spesso più che azzeccati (strepitosa l'idea d'un "certo" monolite di cioccolato, forse uno dei più bei - ed irriverenti - omaggi della storia del cinema), in pratica (quasi) tutto fila che è una meraviglia, tranne... colmo dei colmi, tranne l'interpretazione di Depp!
E' paradossale che quello che teoricamente sarebbe dovuto essere uno dei punti di forza del film diventi invece un anello debole della catena: forse schiacciato dal peso dell'inevitabile confronto con una delle prove più magistrali del grandissimo Gene Wilder, forse perché poco ispirato, ma nei panni del mefistofelico cioccolataio l'attore non sembra mai sentirsi a proprio agio, rovinando (sembra veramente incredibile a dirsi) l'atmosfera magica della narrazione.
Un vero peccato, per un film che comunque rimane veramente notevole: una delle migliori cose che siano uscite in questo 2005.
martina74  27/09/2005 09:58:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma che bei commenti fa sempre Jo. :)

Vado a vederlo e poi posso dire se concordo con te....
maremare  27/09/2005 10:10:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
idem
JoJo  27/09/2005 10:28:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Occhio che però ci vuole un po' di gusto del kitsch, altrimenti i 160 (o quanti sono, non ricordo) Oompa Loompa di Deep Roy (mitico!) con le loro sgargianti coerografe vi verrà voglia di prenderli a fucilate...
norah  27/09/2005 11:46:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esatto!
Mmmm...Allora probabilmente non ho il gusto del kitsch...
JoJo  27/09/2005 19:57:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è detto sia un male...
éowyn_3  27/09/2005 16:23:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
oddio gli oompa sembrano le tutine di zelig...
JoJo  27/09/2005 19:57:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma è lì il bello!
martina74  28/09/2005 00:38:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
W il trash.
éowyn_3  28/09/2005 17:54:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
nn t credevo così...originale
JoJo  28/09/2005 18:56:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eeeeeh... son cretino dalle mille sorprese, io.
JoJo  27/09/2005 10:27:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mograsshie!

...vai vai.
Constantine  09/10/2005 13:12:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
JoJo ero d'accordo con te fino alle ultime tre righe... premetto che non ho letto il libro e non ho visto il film ( a questo spero di rimediare al più presto), ma non credo che sia l'interpretazione di Depp a rovinare il film, anzi. Reputo brillante il connubio di questi due grandi professionisti (geni). CIao Jo ( pensa anche il voto era lo stesso...)