caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL MIO MIGLIOR NEMICO regia di Carlo Verdone

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
DylanDog     8½ / 10  13/03/2006 10:22:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Davvero un bel film. Il mio giudizio è totalmente differente rispetto a quello espresso su "Manuale D'Amore".

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
The Jack  13/03/2006 16:03:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
il fatto che la figlia abbia scelto un cantante di dubbio successo col doppio della propria età non l'ha fatta stare meglio e non ha mandato nè lei, nè il suo compagno, sulle luci della ribalta; l'ha condotta invece in una spirale d'insuccesso e di dolore troppo inadatta ad una persona così giovane.

_______________________________________________

A volte delle scelte sbagliate sono indispensabili.
Lei gridava aiuto in quel modo, incapace di mettere ordine da sola.

Quella scelta l'ha portata a recuperare le attenzioni del padre (anche se il padre si è accorto di lei solo dopo aver perso tutto)
e la spirale d'insuccesso l'aveva comunque portata, autonomamente ad andare in Svizzera e fare ordine nella sua vita.

Si può dire che la ragazza, tramite l'esperienza Londra è diventata donna ed è riuscita a riportare la sua vita ad una dimensione sana:
1. Senza il padre;
2. Senza un compagno.

Forse quella che aveva più scorza di tutti era lei ... le sbandate da universitaria benestante sono più che giustificate.
The Jack  13/03/2006 15:57:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Impressioni ...
Ma, non direi complesso di Elettra (a quell'età?), che più che un sentimento d'amore per il padre (in tenera età), in età adulta può sopravvivere come un sentimento di rivalità con il genitore del sesso opposto (la madre).

Dal mio punto di vista, i temi qui sono trattati appena e non vedo questa commedia adatta per un'analisi del tradimento, del sentimento d'amore e del fallimento.

Piuttosto Manuale d'Amore, oltre ad essere meglio recitato, faceva un'analisi più approfondità dei primi 2 temi. :-) Vedi episodio della Buy.

Vedere il tradimento come qualcosa di estraneo all'amore e semplice incidente di percorso mi sembra limitativo.
Non credo che l'amore debba passare per il tradimento, ma può dirsi e scoprirsi innamorato un uomo che tradisce? Perchè no.
Può dirsi innamorato dell'amata un uomo sposato? Perchè no.

Bisognerebbe definire cos'è un sentimento d'amore.
Se lo vogliamo privare completamente della parte pulsionale e istintiva (sensoriale) e vederlo come una forma di rispetto, stima e progettualità con l'altro, allora il tradimento diventa una mancanza di rispetto per l'altro, per se stessi e l'amante ... ma l'amore è solo rispetto?

E se anche rispetto e amore andassero a braccetto, si può tradire senza aver consapevolezza delle implicazioni morali (ci si inganna, ci si nasconde la realtà, ci si costruisce un sistema di giustificazioni coerenti)... per poi magari scoppaire e punirsi con un enorme senso di colpa appena la verità viene a galla.

DylanDog  22/03/2006 22:56:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
valeriap4ever  14/03/2006 16:28:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
jack....scusa..ma che psicologia da quattro soldi...il complesso di electra non è proprio cosi...e l'età nn centra molto...
The Jack  14/03/2006 17:56:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se lo dici tu.
A me pare spiccio usarlo in questo contesto.

In genere si risolve dopo la pubertà e se rimane in età adulta provoca delle nevrosi ben più radicate e complesse e nei confronti della madre, in modo particolare.

Poi magari hai qualche trattato su freud e jung che io non ho.
DylanDog  22/03/2006 22:47:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER