LA CITTA' INCANTATA regia di Hayao Miyazaki

templars194     2 / 10  10/04/2014 16:12:19 » Rispondi
Non avevo mai visto un film di Miyazaki prima d'ora. Preso dalla curiosità e dalle positivissime recensioni, ho deciso di vedermi La Città Incantata, l'opera che molti ritengono il capolavoro del regista, forte anche di un Oscar.
Sono partito con aspettative molto alte, le quali sono ahimè state in gran parte tradite.
I temi sono anche trattati bene (soprattutto il tema dell'amore, esplicitato in primis dal ragno gigante in una scena verso la conclusione del film, e che trova il suo fulcro nel rapporto tra Haku e il ragazzo), ma ci sono diversi fattori per cui il film non mi è piaciuto e reputo non sia adatto a tutti.

Per prima cosa, la storia. Se la prima parte si lascia seguire e il ritmo lento e il senso di mistero sembra presagire uno sviluppo accattivante, la seconda parte si presenta come un dilatatissimo e particolarmente noioso svolgimento della trama, dall'effetto quasi soporifero.
Sì, è vero, in un film come questo non si deve cercare necessariamente l'azione o il ritmo frenetico, ma esistono tanti film basati su un dialogo efficace e che tiene incollati alla sedia senza l'utilizzo alcuna scena d'azione. La Città Incantata invece non riesce in questo, a meno che magari si sia sfegatati amanti del genere e di Miyazaki. Si può far riflettere su molti temi anche intrattenendo, e il cinema dovrebbe effettivamente essere anche una forma d'intrattenimento.

I personaggi. Ok, forse sono solo io, ma ho trovato i disegni dei vari personaggi davvero orrendi (non tanto come fattura, quanto come aspetto, davvero spaventosi). Penso che La Città Incantata sia un film (quasi) solo per adulti. Penso che un bambino ne rimarrebbe traumatizzato. Non solo i personaggi orripilanti, ma anche il sangue, teste che ballano, spiriti che mangiano le persone, ecc.
Comunque rimane sicuramente molto più educativo di certi programmi che trasmettono in televisione.

L'oscar. L'ambita statuetta nelle mani di Miyazaki la posso comprendere per il fatto che il regista abbia proposto un tipo di animazione molto insolita e innovativa rispetto agli standard hollywoodiani. Tuttavia, trovo che questo sia l'unico motivo, perché quell'anno L'Era Glaciale sarebbe dovuto essere il reale vincitore, essendo un film bello, tenero, commovente e divertentissimo, ma soprattutto carico di significato, il quale, a differenza de La Città Incantata, può essere colto da tutti senza che manchi il fattore essenziale dell'intrattenimento.