Chiudi finestraFANTASIA 2000 regia di James Algar, Gaëtan Brizzi, Paul Brizzi, Hendel Butoy, Francis Glebas, Eric Goldberg, Don Hahn, Pixote Hunt
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Testu 
7 / 10 23/04/2012 11:02:23
» RispondiBellissimo il pezzo di Rapsodia in Blue e anche l'epilogo con lo spirito della natura, anche se quest'ultimo non osa quanto il macabro corruttore del fantasia originale. Simpatico il fenicottero. Schifosissima la riproposizione del topastro stregone, ma sufficiente l'episodio nuovo con l'oviparo sull'arca. Insomma... artistico ma non certosino come il capostipide, infatti campa maggiormente sulle classiche icone disney e pare aver difficoltà a riempire il tempo più che esserne limitato per esprimersi. Tuttavia va riconosciuto a F2000 di essere più digeribile del predecessore, che proprio per la sua ricercatezza, riservava qualche sbadiglio.
F2000 riesce raccogliere con qualche sforzo la pesante eredità, ma alcune scelte poco coraggiose, le ristrettezze dei tempi di realizzazione e l'eccessiva direzione frammentata lo hanno limitato. Un po eccessivo anche il presenzialismo umano, oltre che medio-anziano.
Peccato che Roy Disney non abbia fatto fare in tempo "Destino", il corto ispirato ai lavori (mai andati in porto) dello zio con Salvator D'alì, avrebbe elevato il film se messo al posto del topo restaurato. Anche i corti della "piccola fiammiferaia" e del cupo felino braccato "Lorenzo", ideati per un nuovo (e poi cancellato) Fantasia, sarebbero stati molto buoni.
Torok_Troll 23/04/2012 14:44:10 » Rispondi"l'epilogo con lo spirito della natura, anche se quest'ultimo non osa quanto il macabro corruttore del fantasia originale."
Bhe, mettiamoci anche il fatto che non voleva affatto esserlo! Dopotutto è una storia che parla di divinità celtiche e precristiane e non di diavoli ed altre bislaccherie di superstizioni abramitiche. Per tanto è più che normale (oltre che lecito) che l'atmosfera non sia intrisa di quella carica così cupa, horrorifica e a volte perfino un pò malsana e perversa che invece permeava notte su montecalvo.
A conti fatti nell'uccello di fuoco, perfino lo spirito del vulcano alla fine non risulta essere malvagio, la sua furia distrittiva e il suo aspetto spaventoso non sono dettati da cattivera o crudeltà vere e proprie, ma è proprio lui ad essere così, è la sua natura. Per farti un esempio: lo spirito della foresta (chiaramente ispirata alla dea eastre) e il cervo (dichiaratamente il dio cernunnos degli animali) sono creature portatrici di vita e bellezza, lo spirito del vulcano invece è strettamente legato alla morte, ma ciò non crea un vero e proprio binomio bene-male (almeno credo). semplicemente sono essenze che fanno parte dell'equilibrio della vita, e l'uno non esisterebbe senza l'altro (come dimostra chiaramente il finale). Per tanto, sperare in una specie di remake del "notte su montecalvo", non è cosa.
p.s: Ma che corto è "Lorenzo", è stato portato a termine?