76mm 6½ / 10 27/07/2017 14:39:59 » Rispondi Un discreto thriller, sicuramente al di sopra della media del genere degli ultimi anni, forse per questo ha entusiasmato così tanta gente, secondo me ben oltre i suoi valori oggettivi, che comunque ci sono. Molto buona l'interpretazione di Gyllenhaal, che dona credibilità al suo personaggio mentre Jackman, per quanto volenteroso, paga un po' lo scotto di un personaggio eccessivamente schematico, le cui azioni vorrebbero essere giustificate dal dramma che sta vivendo ma che invece non lo sono assolutamente, risultando pertanto pericolosamente ambiguo
io sono padre e onestamente non so come potrei reagire in una situazione del genere, sicuramente potrei avere delle reazioni non in linea con la mia natura pacifica, ma di certo non mi sognerei di rapire e torturare un disabile mentale senza uno straccio di prova solo per una mezza frase detta con le mani al collo in mezzo alla confusione e per una canzoncina che probabilmente conoscono milioni di bambini…alla fine il fatto che avesse ragione sembra quasi voler giustificare le sue azioni, e questo secondo me è un messaggio pericoloso, alla "giustiziere della notte", spero sinceramente di aver mal interpretato…
Inoltre il tentativo di ergersi sopra la media del genere, che di per se è positivo, porta gli sceneggiatori a creare trame sempre più complesse senza riuscire però a padroneggiarle fino in fondo e mettendo quintali di carne al fuoco facendone bruciare buona parte…anche qui purtroppo non si fa eccezione e i buchi di sceneggiatura si sprecano, come già molti prima di me hanno precisato… ce ne sono un paio in particolare a cui sto ripensando e che non mi sembra che nessuno abbia ancora fatto notare (non li ho letti tutti quindi potrei sbagliarmi)
- Il rapimento delle due bambine è stato premeditato o casuale? In entrambi i casi qualcosa non torna. Mi spiego, zia e "nipote" sono specializzati in questa attività, pertanto tutto fa supporre la premeditazione…ma come faceva Alex a sapere che avrebbe beccato le due bambine da sole? in teoria, se avessero ubbidito ai genitori, avrebbero dovuto essere accompagnate dai fratelli maggiori per cui sarebbe stato impossibile per una persona sola eseguire il rapimento. E se invece fosse stato casuale, ovvero Alex avesse semplicemente sfruttato l'inaspettata occasione di trovare le due bambine in giro da sole, allora perché il suo camper ere posteggiato proprio lì?
- Il background di Alex proprio non regge… Quando è stato rapito non era in fasce, aveva già l'età per capire, grossomodo, che quello che aveva subito era un atto di violenza e infatti si ricorda la sua vera identità, come confessa a Jackman dopo l'ennesima tortura. Ma allora non era un po' rischioso per la "zia" tenerlo lì con lei sapendo che era consapevole del fatto di non essere chi diceva di essere? Perché non ha raccontato tutto prima, neanche sotto tortura? Perché coprire e anzi, collaborare, con chi ti ha fatto del male e continua a farne ad altri bambini? Nei filmati fatti vedere dalla vera madre al detective Loki si vede che è un bambino perfettamente normale…per cui il suo stato di perenne stordimento può essere dovuto solo al fatto che venisse drogato come un cavallo dagli zii…in pratica dovrebbero averlo tenuto lì con loro per venti e passa anni sotto il costante effetto degli stupefacenti.. Questo, con un po' di buona volontà, potrebbe in qualche modi giustificare i suoi comportamenti incongruenti e quindi le domande di cui sopra, ma in quel caso, come drogato cronico, come avrebbe fatto a prendere la patente (come risultava avere)?
Poi altre cose, i labirinti, i serpenti, tutte robe buttate lì così per fare spettacolo e non approfondite…
Detto questo comunque non mi è dispiaciuto…tenere alta l'attenzione per 2 ore e mezza con una storia già vista mille volte non è da tutti e denota indubbie capacità registiche. Aspetto al varco il sequel di Blade Runner.
Filman 27/07/2017 14:51:05 » Rispondi Quali sarebbero le altre storie simili a quella di questo film, che parla di rapitori di bambini e giustizia di privata?
76mm 27/07/2017 15:35:59 » Rispondi così a caldo mi vengono in mente: Ransom-il riscatto con Mel Gibson Io vi troverò con Liam Neeson(in questo caso era un'adolescente ma è uguale) sono sicuro di averne visti altri, i tioli adesso mi sfuggono, se ti interessa posso provare a pensarci ma lo chiedi perchè ti interessa recuperare altre pellicole di questo genere o perchè non credi che la trama sia puttosto risaputa?
Filman 27/07/2017 15:47:29 » Rispondi La seconda. Paragonare questo gioiello di Villenueve alle schifezze di Ron Howard e di Pierre Morel è inopportuno. Facendo un paragone, Prisoners la vendetta privata tipica della mentalità americana la condanna come Dante Alighieri condannerebbe i peccati nella Divina Commedia, gli altri due sono spazzatura reazionaria che sta uccidendo un certo tipo di film.
76mm 27/07/2017 16:31:07 » Rispondi Io non ho fatto nessun paragone, ho solo detto che l'argomento è già stato utilizzato più volte, il che è innegabile, poi ho lodato Villeneuve per averlo trattato in maniera non convenzionale tenendo botta per 150 minuti, che per un film di questo genere non sono pochi. La condanna verso la vendetta privata non l'ho colta, e infatti è la cosa che più mi ha lasciato perpelsso, come ho esplicitato nel mio commento. Però l'ho visto solo ieri sera e subito ero troppo impegnato a cercare di far combaciare tutte le tessere per ragionare a fondo su questo aspetto (a proposito, se vuoi aiutarmi con le domande che ho messo negli spoiler...) lasciamo che si sedimenti un po' meglio nel mio cervellino poi magari riuscirò a cogliere quello che a caldo non ho fatto. P.s. Ransom non è male, Io vi troverò invece è da denuncia
Filman 27/07/2017 20:06:44 » Rispondi Allora dipende da cosa si intende con "argomento". Io per la precisione parlo proprio di tematica sociale: la vendetta privata in Ramson è un'esplosione di eroico testosterone americano mentre qua è proprio una tematica sociale, che si ramifica in varie questioni d'attualità come la legge del taglione o la tortura. La differenza c'è eccome: un film è impegnato e l'altro neppure lontanamente. E' come dire che *inserire nome di un ignorante film action americano" parla della diffusione delle armi da fuoco negli USA (nel merito, ti consiglio di vedere Cold in July che ne parla veramente attraverso un bellissimo racconto noir). Ora mi spiego meglio. Per capire perché Prisoners sia una critica alla vendetta privata (che è diversa dalla presenza di un protagonista che si vendica) c'è bisogno di fare un'insieme di +++SPOILER+++ grande quanto una casa. Pensa allo stato iniziale e a quello finale di Hugh Jackman. All'inizio è un padre a cui hanno rapito, rinchiuso e chissà cosa fatto al figlio. Alla fine si ritrova rinchiuso, dopo aver torturato un figlio rapito. Semplicemente una legge del contrappasso, o comunque il protagonista in cerca di giustizia diventa l'unico vero criminale di quello stesso atto che gli ha fatto gridare alla giustizia privata. Persino il poliziotto perde l'unico rapitore che hanno sotto custodia per un suo comportamento sbagliato.
Sulle domande non c'è da specificare molto. - che il rapimento fosse premeditato è improbabile, ma è comunque poco rilevante ai fini del racconto, che vede un rapitore di bambini trovarsi a tu per tu con dei bambini, e quello che viene dopo è coerente - il disturbo di Alex gli permetteva di essere manipolato e allo stesso tempo di non poter essere abbastanza consapevole delle sue azioni E' un film di genere, le domande alla ricerca di dettagli non interpellati vanno limitate sempre a mio parere.
76mm 28/07/2017 09:16:43 » Rispondi Sul primo punto abbiamo chiarito, non avevo capito bene lo scopo della tua prima domanda (infatti te l’ho chiesto) e pertanto non ho preso in considerazione il sottotesto, che era evidentemente “Quali sarebbero le altre storie simili a quella di questo film, che parla di rapitori di bambini e giustizia di privata, approfondendo la tematica sociale senza limitarsi ad un’esplosione di eroico testosterone americano?” …adesso mi è chiaro cosa intendevi dire
Per il discorso critica alla vendetta privata, quello che dici è giusto, c’è una evidente legge del contrappasso per Jackman, totalmente assente in pellicole ultra-reazionarie alla “io vi troverò”, che fa sicuramente intendere che il messaggio del film va contro un certo tipo di comportamento. A caldo però non mi è sembrato così chiaro, credimi…il fatto che il personaggio di Jackman non abbia mai un ripensamento sull’eticità del suo agire, ma che anzi riesca a convincere chi era all’inizio giustamente sconcertato (i genitori dell’altra bambina) dell’opportunità del suo comportamento, il fatto che questi non lo vadano subito a denunciare, come dovrebbero, ma che accordino fiducia al suo “metodo”, il fatto che venga fuori che alla fine aveva ragione lui, e che le indagini non si sarebbero mai risolte senza il suo intervento, il fatto che alla fine la moglie lo definisca una brava persona e che il detective sembri sinceramente dispiaciuto di doverlo, una volta trovato, arrestare per il reato commesso…sono tutti elementi che possono risultare ambigui… E poi non sapremo mai se, una volta liberato dalla botola, Jackman sarà un uomo distrutto dai sensi di colpa per ciò che ha fatto oppure un uomo orgoglioso di aver, coi suoi comportamenti criminosi, contribuito in maniera decisiva al ritrovamento della figlia…scusa ma per me rimane quantomeno equivoco…certe tematiche, specie in posti come gli USA, sono da maneggiare con molta cautela…
Sull’ultimo punto ti do ragione ma è più forte di me…devo far quadrare tutto… Con un po’ di sforzo cerco di chiudere un occhio negli horror e nei film di sci-fi, dove evidentemente la sospensione dell’incredulità è d’obbligo, ma nei thriller no, esigo la sceneggiatura di ferro…ma è davvero così difficile? Io non sono uno che sta a fare le pulci su scene assurdamente inverosimili come quella della folle corsa in auto del detective con la bambina morente dietro…queste cose fanno parte dello spettacolo, lo so e lo accetto di buon grado…però gli snodi narrativi me li devi chiarire bene…tutti…questa sceneggiatura è un colabrodo, ed è quello che, a mio avviso, non gli permette di poter essere considerato un gran film, perché il resto c’è tutto.
Ciao
Filman 28/07/2017 14:15:59 » Rispondi Jackman non aveva affatto ragione, ha torturato un bambino rapito quando voleva torturare un rapitore di bambini, se mai dovesse uscire dalla botola andrebbe in galera. La figlia l'hanno salvata non grazie a lui.
Sui buchi di sceneggiatura non intervengo perché ci sarebbe da discutere su cosa sia un buco di sceneggiatura nella teoria, e per me se un film è coerente non ne ha. "Un rapitore di bambini si trova a tu per tu con dei bambini e li rapisce" è un qualcosa che quadra in una soluzione semplicissima e tanto basta, per me la sceneggiatura di questo film è ferrea. Se poi dobbiamo decidere se ogni secondo del film è verosimile al 100% possiamo archiviare tutto dicendo che non esiste film privo di buchi di sceneggiatura. Possiamo porre dubbi sul detective che sopravvive in una stanza piena di serpenti, sul ritrovamento quasi casuale della prima bambina e su tutto il resto, questo non rende il film disfunzionale.
76mm 01/08/2017 09:24:13 » Rispondi Questa cosa che Jackman non avrebbe avuto ragione continuo a non capirla… Dal punto di vista etico-morale è chiaro che aveva torto ad agire come ha agito, ma è talmente lampante che non credo ci sia bisogno di discuterne…dal punto di vista delle indagini invece aveva ragione eccome, insistendo sulla pista Alex…il fatto che lui stesso fosse a sua volta un bambino rapito lo si scoprirà solo alla fine, ma che fosse anche un rapitore di bambini, come in effetti era, solo Jackman lo aveva capito, quando per la polizia uno con un quoziente intellettivo del genere non avrebbe mai potuto mettere in atto un rapimento (testuali parole del detective)…se fosse stato per la polizia il personaggio di Alex sarebbe sparito dal film dopo mezz’ora, quando mai sarebbero potuti arrivare alla zia? (che, fra l’altro, non viene inserita nella lista dei sospetti neanche quando, inspiegabilmente, manca di denunciare alla polizia la scomparsa del nipote – altra voragine di script). Le indagini prendono la piega che prendono per merito del’intervento di Jackman (anche se in questo caso è quantomeno improprio parlare di merito), non mi sembra che questo possa essere oggetto di valutazioni soggettive…ma magari tu intendevi dire un’altra cosa e sono io a non aver capito bene il tuo intervento… Per tutto il resto invece la divergenza di opinioni ci sta tutta ovviamente, a te il messaggio anti-giustizia privata è arrivato forte e chiaro, a me è parso un po’ ambiguo…il tuo intervento mi ha fatto comunque ragionare su aspetti che a caldo non avevo preso in considerazione, facendomi parzialmente rivedere la mia posizione… è questo il bello del confronto. Anche per la questione sceneggiatura, che devo dirti? La tua puntualizzazione è giusta per carità, ma prova a girare il discorso dalla prospettiva inversa…se ci “accontentassimo” di un minimo di coerenza, senza badare troppo ai particolari, non ti pare che quasi tutte le sceneggiature potrebbero essere considerate ferree? Come li distinguiamo allora quelli bravi? Nei thriller anni ‘50/’60, modelli per me tuttora insuperati, la sceneggiatura a prova di bomba era la regola, adesso invece è l’eccezione…oggi spesso le trame sono talmente complesse che è molto difficile non lasciare qualche “buchetto”…qui però per me ce ne sono oggettivamente troppi.
76mm 27/07/2017 15:40:51 » Rispondi Ah c'è anche Commando con Schwarzenegger...scherzo...però l'argomento è quello eh :-)