palla78 6½ / 10 08/10/2017 15:17:13 » Rispondi Visto ieri sera, non riesco a dargli di più. Se, visivamente, è molto bello, con scenari e ambientazioni curatissime, quello che non mi convince è la rappresentazione dei replicanti e la storia in sé. Se nel primo film
il blade runner Deckard capisce alla fine di essere un replicante, forse uno di quelli rimasti bloccati nella rete ad alta tensione di inizio film (dell'82) e riprogrammato per trovare gli altri, che quindi forse, "conosceva"
e si riescono anche a capire da dove derivino le sue "emozioni"
fino ad un cero punto, poiché mi pare che dall'inizio del film alla fine faccia un po' come gli pare
. Inoltre non capisco questi replicanti: sono creati per i lavori pesanti sulle colonie extramondo e/o come oggetti sessuali e poi sono più umani degli umani: ma che senso ha? K, replicante,
: chissà perchè, poi... E ce ne sono tanti altri..., veramente troppi, a mio avviso. Siamo in una umanità ai minimi termini, con sovrappopolamento e malnutrizione, però creiamo in continuazione replicanti: perchè, se abbiamo una marea di persone a basso costo? (che devono mangiare, queste sì, per vivere?) Inoltre non capisco la scena del trasferimento di Deckard dalla sede della Wallace verso...? Perché spostarlo
Cianopanza 08/10/2017 16:39:50 » Rispondi sembra chiaro che il film si rifà al theatrical cut e piu' che ai vari director's cut, the final cut e compagnia cantante
Sembra sodato che Deckard sia un umano e non un replicante, altrimenti avrebbe avuto una data di termine come tutti i Nexus6... anche se Wallace continua a insinuare il contrario
palla78 08/10/2017 19:34:47 » Rispondi Il Theatrical cut non l'ho visto. Per questo credevo che Deckard fosse un replicante.
<<<il blade runner Deckard capisce alla fine di essere un replicante, forse uno di quelli rimasti bloccati nella rete ad alta tensione di inizio film (dell'82) e riprogrammato per trovare gli altri, che quindi forse, "conosceva">>> improbabile l'avrebbero riconosciuto anche gli altri Nexus ricercati, inoltre è fisicamente molto piu' scarso dei replicanti nei corpo a corpo. Le prende di santa ragione sia da Leon che da Roy Betty, che da Pris, anzi contro le donne se la cava solamente sparandole alle spalle. Non riconosce Pris quando si nasconde tra gli automi di J.F.Sebastian, venendo preso di sorpresa... Non so perche' ma per me la frase "bello vivere nel terrore, in questo consiste essere uno schiavo" detta da Roy Betty sul tetto a Deckard, una delle chiavi del film, perde completamente senso se anche Deckard è un replicante... <<<Mangiano, bevono... ma perchè!>>> Mangia e beve anche Deckard nel film dell'82 :)... Invece non so perche' lo trasferiscono dalla sede di Wallace ad un'altra sede di Wallace... boh, ok
Su questo è vero, però potrebbero averlo reso più "umano" quando lo hanno riprogrammato. In ogni caso non lo riconoscono, questo è vero. Però, però, non mi convince...
Cianopanza 09/10/2017 00:11:18 » Rispondi Nel film uscito nelle sale nel 82 (theatrical cut) non c'è alcun dubbio sul fatto che Deckard sia umano. Il significato del film è che il replicante insegna all'umano quale sia il senso dei vivere (nel nuovo film lo ribadiscono: c'è differenza tra la vita e il vivere), la vita del replicante più degna di molte vite umane (io ne ho viste cose che voi umani…). Il film dell'82 non è "la versione fiacca" come ho letto qualche commento più in basso :) ma è il film di culto. Poi riveduto (e rimaneggiato) dal regista dieci anni più tardi, a bocce ferme e a mito ben consolidato, ydando nuove chiavi di lettura e eliminando scelte imposte dalla produzione
Cianopanza 09/10/2017 00:13:19 » Rispondi Nel film uscito nelle sale nel 82 (theatrical cut) non c'è alcun dubbio sul fatto che Deckard sia umano. Il significato del film è che il replicante insegna all'umano quale sia il senso dei vivere (nel nuovo film lo ribadiscono: c'è differenza tra la vita e il vivere), la vita del replicante più degna di molte vite umane (io ne ho viste cose che voi umani…). Il film dell'82 non è "la versione fiacca" come ho letto qualche commento più in basso :) ma è il film di culto. Poi riveduto (e rimaneggiato) dal regista dieci anni più tardi, a bocce ferme e a mito ben consolidato, ydando nuove chiavi di lettura e eliminando scelte imposte dalla produzione
Suskis 09/10/2017 09:21:36 » Rispondi ovviamente il final cut di Scott era la risposta definitiva a chi aveva dei dubbi. Deckar E'un replicante. Inoltre il finale "rassicurante" era stato preteso dalla produzione e certo non aveva niente a che fare con la visione del mondo di Dick. Per potersi inventare un sequel, però, hanno dovuto cancellare tutto quanto fatto da Scott e tornare alla versione cinematografica, dove Rachel è speciale, non solo perchè non ha la data, ma perchè può avere figli. Ovviamente non è nemmeno un replicante Deckard e, appunto, mette incinta Rachel. In questa cosa questo sequel è ancora peggio di quel che sembra perchè riconferma la versione cinematografica che, col suo finale stupido e incollato così dalla produzione, riduce di moltissimo il messaggio del film.
Cianopanza 10/10/2017 13:36:08 » Rispondi Io trovo che il director's cut ha un taglio registico molto piu' moderno, senza voci fuori campo e spiegoni e con finale incerto... ma trovo molto debole l'idea data ormai per assodata da chiunque abbia visto il director's cut, che Deckard sia un replicante, per molti motivi: la scarsezza fisica di Deckard rispetto ai replicanti, ma soprattutto le emotività quasi infantili, direi bipolari dei replicanti rispetto all'umano. Leon piuttosto rimbambito, attaccato alle foto, Roy Betty passa dal pianto alla rabbia in un nano secondo, Pris glaciale, Rachel stessa ha un carattere controllato solo all'apparenza, è invece molto fragile e impaurita. Deckard è sfaccettato, ha un umore con complesse tonalità di grigio che solo un uomo puo' avere. I dialoghi in tutto il film portano a pensare che Deckard sia un umano è il senso esistenzialista del film, basato sull'idea che una vita è resa tale da cio' che si è vissuto, le esperienze uniche di ognuno, i ricordi, rendono alla fine Roy Betty un uomo tanto quanto Deckard. Il director's cut ribalta la cosa e rende Deckard replicante tanto quanto Roy Betty... boh, ci puo' stare... ma lo trovo un giochino, un rimaneggio a posteriori. Il mio Final Cut sarebbe semplicemente il film uscito al cinema nell'82, senza voci fuori campo.