ziotom77 6 / 10 15/10/2004 16:00:49 » Rispondi Per la prima volta mi trovo a commentare un film senza averne la piena concezione.... All'inizio comincia a piacermi, la fotografia è da oscar, x non parlare della scenografia ke è molto suggestiva anke se alcune location erano esterne... la storia anke regge bene e qndo le scene cambiano colore a seconda delle emozioni e delle sensazioni ke provano gli attori mi è sembrato un ottimo modo... non so se originale... ke a reso il film ancora + intelligente e profondo eppure c'è qsa ke non mi ha convinto... forse xkè i duelli alla "matrix" ormai m'hanno stufato, un pò xkè il combattimento nel bosco ricorda vagamente il combattimento sugli alberi nel film "la tigre e il dragone", un pò xkè non riesco a capire come mai il re abbia ucciso il suo nemico nonostante avesse dichiarato di volere la pace e di vivere "sotto lo stesso cielo" e poi ho un dubbio ancora + vivo... ma se Tarantino non avesse prodotto sto film sarebbe uscito nelle sale? e secondo voi Tarantino non c'ha messo il zampino sulla regia del film?
luca 16/10/2004 12:03:01 » Rispondi il re ha ucciso il suo nemico.....?mi sa che hai fatto un po di confusione..il re nno ha ucciso nessuno......
ziotom77 16/10/2004 17:29:07 » Rispondi bè.... tutte quelle frecce sono state scoccate dai soldati del re o sbaglio... e quei sacerdoti ke in coro dicevano uccidi il nemico non erano i sacerdoti del regno? cmq poteva anke fermare tutto invece ha lasciato ke succedesse
Pasagarde 17/10/2004 05:52:56 » Rispondi La chiave di tutto - si può dire - è proprio alla fine. Il re fa uccidere colui che era venuto per assassinarlo (e che poi non lo fa) perché vi è costretto, anche se si intuisce che a quel punto, in cuor suo, avrebbe preferito non farlo...Perché vi è costretto? Perché è il re onorato e temuto di una grande nazione appena nata, sorta dopo secoli di lotte e di sofferenze da parte di milioni di individui. Uno dei suoi compiti e doveri è quello di applicare la legge fino in fondo, costi quel che costi, pena la perdita di rispettabilità e d'immagine da parte del popolo e dei nemici. Questo è solo uno dei pegni che deve pagare chi detiene così tanto potere. E' significativo il fatto che Senza Nome accetti stoicamente la condanna a morte per tradimento e poi passi comunque alla storia come un eroe...questo significa che l'eroe/avventuriero, al contrario del re, rinuncia al potere, sì, ma è sempre libero di andare dove vuole, può scegliere come vivere e come e quando morire. Il re non può farlo. E' legato per la vita a milioni di persone e deve subirne le conseguenze. Il potere e il successo si pagano sempre!! Inoltre alla fine del film Senza Nome giunge al culmine della sua maturazione interiore quando rinuncia ad uccidere il re...perché è arrivato finalmente a capire il messaggio di Spada Spezzata, e cioè che l'odio genera odio in una catena senza fine, che è il perdono la vera arma vincente, quella che ti libera da ogni vincolo...perché c'è da dire che anche l'eroe in fondo non è libero al 100%, è vincolato alla propria immagine - che deve mantenere - e alla propria spada, che è lo strumento che gli permette di mantenere intatta quell'immagine (e ciò si realizza naturalmente solo uccidendo altri esseri umani). Alla fine Senza Nome è "illuminato" e sa che se vuole essere veramente un uomo libero deve gettare la spada, la chiave di tutto è nell'Amore e nel Perdono...Questo viene anche spiegato dal re quando analizza i dieci modi di scrivere "Spada" nell'arte della calligrafia. Arrivato al decimo e ultimo carattere scritto da Spada Spezzata il re vede la verità: l'Arma Suprema è il perdono e non la spada, il Vero Potere è dato dall'amore e non dal dominio dell'uomo sull'uomo. Il re raggiunge questa consapevolezza insieme Senza Nome, che finalmente perdona il re e muore da uomo libero, ma il re sa anche che non potrà mai applicare questa verità a se stesso, almeno finché vorrà essere re...E' per questo che fa uccidere l'eroe, deve farlo, ma con grande rammarico. Alla fine il re ammira l'eroe per la sua scelta veramente coraggiosa di rinuncia, e in cuor suo lo invidia per aver raggiunto il livello supremo di libertà e saggezza che un uomo possa mai raggiungere. Non va dimenticato che nelle antiche filosofie orientali il Saggio è la figura umana suprema, sopra di lui non c'è nessun altro, è superiore al Guerriero e perfino al Sovrano. Spero vi sia stato d'aiuto per capire un po' di più il film. Se avete domande da fare interpellatemi pure. Bye
ziotom77 17/10/2004 17:28:12 » Rispondi sei il nuovo guru del sito?:))))) cmq la storia è ben retta e non cade mai xrò a quel punto visto ke solo neve che cade voleva la morte del re avrei fatto andare lei a combatterlo xkè con gran rammarico devo dire ke è stata la classica troi.a ke x il suo ideale ha ucciso l'uomo ke amava anke se il suo uomo si è sacrificato e si è fatto uccidere proprio xkè amava troppo la sua donna e x nn ferirla nel suo orgoglio ha fatto quel gesto... sagace!!!!!