Rob_ 5½ / 10 13/03/2022 10:32:46 » Rispondi peccato, perchè visivamente è senz'altro ben fatto, fotografia notturna e piovosa e gotham city ben resa... dall'altra parte i problemi della storia sono molti, troppo pasticciata, sottotrama di catwoman quasi inserita a forza, spiegoni su spiegoni. Risultato tre ore che potevano essere solo due ma ben fatte, focalizzandosi meglio su una linea narrativa incentrata sell'enigmista, effettivamente la più interessante. La cosa che subito ammazza il pathos, almeno per il pubblico italiano è il nome Falcone dato al boss mafioso di turno, assieme all'altro Moroni, ma chi ha curato l'adattamento non ha collegato il cervello un secondo per cercare un'alternativa? Anche tradurre in italiano dei messaggi dell'enigmista sul set distrugge l'atmosfera
Purtroppo i nomi sono quelli, cambiandoli stravolgeresti tutto. Di certo non puoi chiamarli Pinco Pallo o Raimondo Raimondi
Rob_ 15/03/2022 20:15:05 » Rispondi vero ma se la Disney ha messo Oceania invece che Moana addirittura nel titolo del film, un qualche trucchetto lo potevano pure questi della warner lo potevano tirar fuori, che ne so, don Romano o qualcos’altro (tanto il gioco di parole rata alada - falco - falcone lo metto tra le cose inutili).
Testu 13/03/2022 13:46:02 » Rispondi Sono due stereotipi degli anni '80 e visto il contesto ci si può lamentare fino ad un certo punto
Del resto... nel mondo dei supereroi non è che siamo ben rappresentati, solo che non siamo nemmeno nella fascia protetta. La cacciatrice non se la fila nessuno ed è figlia di un altro mafioso, altrove c'è il mago Zatara sempre ancillare a qualcuno, va un pò meglio giusto con la figlia Zatanna perchè gnocca e di sti tempi vogliono donne forti e nuove icone. Ah già il Punitore, ma guardacaso un antieroe troglodita mezzo pazzo che appena è diventato popolare si è messo un nome anglominkio.
Rob_ 15/03/2022 20:10:29 » Rispondi a proposito di donne forti e nuove icone, guarda caso è la descrizione della Real nuovo sindaco di gotham, anche lì molta fantasia dagli sceneggiatori, femminismo+black lives matters in un colpo solo