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SONATINE regia di Takeshi Kitano

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Filman     9 / 10  20/08/2023 10:26:47 » Rispondi
C'è qualcosa che ha reso agli occhi del mondo, e nello specifico agli occhi di tutti gli operatori del settore, questo regista giapponese una figura non solo affermata e capace ma anche unica nel suo genere, un autore che grazie al suo specifico "qualcosa da dire" e alla sua specifica maniera di dirlo era destinato a rimanere nella storia.
SONACHINE (Sonatine) ci dice chiaramente per la prima volta con che tipo di personalità artistica abbiamo a che fare o quantomeno ci da un'idea delle contraddizioni, dei contrasti e delle peculiarità che lo contraddistinguono: è il fatto di essere il film simbolo di un regista simbolo a rendere quest'opera importante, un capolavoro non dello yakuza contemporaneo, non della commedia nera, non del pulp e non del noir, ma di Takeshi Kitano.
Qui entriamo in intimità con la sua idea di fanciullino interiore, una fuga mentale dal mondo reale e crudele (o viceversa?) che però sembra unire tutti gli esseri umani. L'importanza di sprigionare istintivamente il proprio senso del divertimento e la non banalità nel fare gli "idioti" sono insegnamenti che l'autore ci dice essere importanti per scappare dalla morte (interiore) e per raggiungere la serenità della propria anima.
Riuscendo a creare alla perfezione una storia di sicari ed omicidi, tutti questi elementi contrapposti si amalgamano perfettamente, merito di un'estetica fissa, silente, riflessiva, innocua, meravigliata, cioè coerente con questa ricerca della pace interiore.