Garrone torna alla grande e si conferma tra i migliori autori italiani, dopo la parentesi “Pinocchio”, che personalmente lo ritengo un passo falso, torna a raccontare i drammi dell'umanità, che siano di sfera privata - “L'imbalsamatore”, “Primo amore”, “Dogman” - o collettivi - “Gomorra”, “Reality” e anche quest'ultimo -
Io capitano è un film che colpisce stilisticamente per la sua compattezza e la maniera asciutta con cui tratta un argomento così drammatico e di attualità, Garrone mette da parte la retorica, ci risparmia il pietismo e crea un Road movie/buddy movie/film d’attualità e denuncia, che mostra la vicenda per quella che è, accusatorio si, di parte si, ma mistificante no, e non è facile non cadere in queste trappole quando si trattano argomenti così delicati.
Uno dei fattori che ho apprezzato molto è la condizione dei due protagonisti in Somalia, non disperata ne in una condizione di estrema povertà, soltanto umile, ma i due probabilmente scelgono di lasciare la loro terra per approdare in Europa per ambizione e per come l'Europa si vende, vista come una terra piena di opportunità e che ormai tramite i mezzi tecnologici espande il suo fascino anche nei paesi in via di sviluppo, diciamo che vedo anche questo fattore come una conseguenza del capitalismo sfrenato, la scena di loro che guardano i video sui social dal telefono è eloquente al riguardo, una sorta di vetrina di un mondo considerato perfetto, tanto da attirare così tanto i due giovani da lasciare casa loro a malincuore.
Una volta presa la decisione di partire il viaggio viene mostrato con estrema semplicità, senza indugiare, portando i protagonisti da un semplice autobus in cui viaggiano un po' ammassati a dei veri e propri contesti simili all'inferno sulla terra, pian piano si va a peggiorare, prima per via delle condizioni ambientali poi per via delle organizzazioni criminali/mafiose che lucrano sui disperati, é in questi momenti che si hanno le scene più crude, una rappresentazione delle prigioni libiche agghiacciante con gli esseri umani portati a diventare merci di scambio o fonti di quattrini. Garrone ogni tanto ci concede anche piccole oasi surreali fatte di visioni speranzose in cui i problemi principali sono stati risolti, ma son soltanto dei miraggi, tanto per restare in tema deserto e il ritorno alla realtà è più duro che mai.
Io capitano come detto prima è anche un buddy movie, il forte legame tra Seydou e Moussa e l'odissea per ritrovarsi, il senso di colpa di Seyoud che non viene esplicitato ma è evidente in quanto ci sarebbe potuto stare tranquillamente arrestato al posto del cugino,la determinazione per la sopravvivenza di Moussa, i dilemmi per le cure in una situazione sempre in bilico tra la clandestinità e la sopravvivenza, una di quelle situazioni dove viene a galla l’istinto più che la ragione date le condizioni estreme, ma soprattutto mi è sembrato che i due protagonisti, specialmente Seydou che viene seguito di più, vivano questa avventura sotto l’ombra del ricatto, il loro destino è sempre dipendente dalla scelte di uomini più potenti, perlopiù malvagi e interessati al puro lucro senza un briciolo di umanità, questo mi ha creato parecchio sconforto e anche una forte sensazione di oppressione, fa eccezione la bontà del muratore che salva Seydou dalla prigione, anch’esso un’oasi in mezza ad un mare di disumanità.
La parte finale narrativamente corona il viaggio dell'eroe e la definitiva crescita del protagonista, costretto a prendersi la responsabilità di centinaia di vite sulle sue spalle. Se c'è una cosa che posso appuntare é la metafora finale del bambino che nasce dopo tutte le intemperie affrontate, come se la vita iniziasse in quel momento, metafora un po' banalotta ma che si fa subito perdonare dall'urlo finale e dal primo piano del protagonista così intenso da restituire tutta la sofferenza psicofisica accumulata nel corso dell’odissea appena vissuta.
minut 26/09/2023 10:48:55 » Rispondi Con tutto il rispetto, i film andrebbero solo commentati, magari qualche spoiler, ma non un riassunto quasi completo, anche perché chi li legge spesso lo fa prima di vedere la proiezione al fine di rendersi conto di cosa va a vedere. Che sia chiaro nessun appunto, ma una mia semplice considerazione.
stratoZ 26/09/2023 12:53:34 » Rispondi Capisco il tuo punto di vista e ammetto di essere spesso prolisso (non soltanto con questo film) ma mi viene naturale citare i vari avvenimenti del film per poter dare un parere personale, questo ad esempio mi ha ispirato molto nei vari episodi e volevo parlarne un po' di più.
Detto questo, lo specifico all'inizio che ci potrebbero essere degli spoiler nel commento, proprio per il motivo che dici tu, cerco di prevenire e spero che il mio commento venga letto da persone che hanno già visto.