federicoM 7½ / 10 09/03/2024 20:33:49 » Rispondi E' un film senza una vera trama che racconta della famiglia del responsabile (Rudolph Hoess) del campo di sterminio di Auschwitz. La famiglia sembra uscita dal mulino bianco senonchè il giardino è circondato dalle mura del campo di concentramento e non si sentono cinguettare gli uccelli, ma il rombo constante dei forni, le urla e i cani abbaiare. La regia è fredda e distaccata e non aiuta il coinvolgimento, nonostante le sinistre per noi abitudini del nucleo familiare. Per loro è tutto normale, la madre pensa ad avere la casa dei sogni, il padre a fare carriera e i figli a giocare. Per noi no, è evidente e logica per noi la loro follia. Non c'è però connessione fra le nostre prospettive e realtà, fino al cazzotto finale. In un momento di rigetto fisico del protagonista la nostra realtà si affaccia o forse lui per un attimo può spiare il nostro mondo. Ed ecco che tutto il carico emotivo degli eventi descritti fino a quel momento esplode in un brivido lunghissimo ed invade la pellicola dallo stesso spioncino. Un'esperienza unica.