Sileno94 10 / 10 02/05/2024 03:22:49 » Rispondi Nella mia mente lo accomuno sempre a 2001 per l'innovazione del montaggio, regia, messinscena, indagine filosofica. La zona intesa come vita. Che ti cambia, che rimane misteriosa ogni volta che cerchi di darle una spiegazione.
Chiarificatore la vicenda del porcospino su cosa pensa Tarkovskji sulla natura umana. Corre a chiedere la salvezza del fratello, e rimane immerso nell'oro. Il consumismo ci ha divorati, l'umanesimo è finito. Senza contare il dubbio più terrificante, nichilista e geniale del film. Che lo Stalker stesso è talmente orripilato dal mondo che le "trappole", il "sistema dei dadi", "la stanza dei desideri", non siano altro che una nuova divinità, religione, inventata di sana pianta. "Questo è tutto quello che ho, voi volete annientare la speranza!".