daniele64 7 / 10 18/05/2024 11:37:31 » Rispondi Un pensionato lombardo , nell' imminenza del matrimonio della figlia , si trova in gravi difficoltà economiche per essersi fidato troppo della sua banca .... Antonio Albanese scrive , dirige ed interpreta un film a cui evidentemente doveva tenere molto , tanto da girarlo nel paese dove è nato e nel cantiere dove ha fatto i primi lavori . Ed infatti la tematica , pur non essendo per fortuna di strettissima attualità , è importante e degna di quel Cinema di impegno civile che ha una lunga e meritoria tradizione nel nostro Paese . E' la storia di un uomo normale , perbene , magari un po' ingenuo , che vede di colpo ( e proprio nell' imminenza di un giorno felice ) tutto ciò che aveva costruito con i sacrifici di una vita portato via a causa di un raggiro . Ma soprattutto è la storia di tante persone reali , vittime spesso inconsapevoli di un sistema bancario che sfugge troppo facilmente ai controlli e riversa subdolamente le sue criticità sulla clientela più sprovveduta e fiduciosa . La conclusione del film è tragica e , anche se allo spettatore può sembrare esagerata , è quello che è accaduto per davvero a più di una vittima , magari quelle più candide e fragili . Albanese è famoso per i suoi personaggi comici e grotteschi , ma aveva già dimostrato in passato di essere un attore completo che anche qui riesce ad interpretare con sincera partecipazione lo sventurato protagonista . L' intera pellicola gira completamente intorno a lui , ma una nota di merito mi sento di assegnarla alla tenerissima Giulia Lazzarini , che interpreta in maniera perfetta l' anziana e problematica madre . Personalmente ho trovato il finale piuttosto forzato , un pugno nello stomaco , ma probablmente era anche l' unico possibile per fare arrivare chiaramente il rabbioso messaggio di condanna sociale che il suo autore voleva trasmettere . Si merita un 7 pieno .