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HORIZON: AN AMERICAN SAGA - CAPITOLO 1 regia di Kevin Costner

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Manticora     8 / 10  13/08/2024 20:43:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La prima parte della trilogia o quadrilogia che sarà l'opera più ambiziosa di Kevin Costner è arrivata al cinema senza florilogi e critiche eccessive, floppando clamorosamente ma recuperando una buona parte del budget speso grazie alle visioni on demand del pubblico americano dopo appena un mese dal transito al cinema. Questo ha dimostrato un paio di cose, la prima che il western al cinema oramai non ha più quell'appeal che aveva portato al successo Balla coi lupi e più recentemente il remake del Grinta. Nonostante ciò il film ha recuperato budget e guadagnato proprio con gli accessi in streaming, perchè il pubblico è diventato mooolto comodo, e preferisce approcciarsi ad un film di tre ore comodamente da casa. Che poi chi ciondola davanti al televisore guardi e si interessi alla trama invece di cincischiare con cellulare, cibi vari o dormire è un altra questione che non vale la pena affrontare in questa sede.
Il film è un inizio promettente che Costner gira in maniera semplice, efficace e diretta, senza lesinare in mezzi ed interpreti. La violenza non è stereotipata, anzi nell'assalto alla città ho visto uno scontro duro e implacabile

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Horizon rappresenta un archetipo, quasi autopico per chi vuole vivere in una città nuova, che metaforicamente rappresenta il cambiamento della società americana alla fine della Guerra di Secessione che infatti rappresenta un aspetto fondamentale per diapanare la vicenda. L'entrata in scena di Hayes ovvero Costner con cappellaccio e baffoni porta alla quadratura della vicenda, focalizzandosi così su due gruppi., di cui lui però non fa parte, i coloni sopravvissuti di Horizon e la carovana di coloni che cerca un nuovo avvenire proprio in questa nuova terra promessa. Mentre il pistolero si trova invischiato in una faida che coinvolge due donne ed un bambino che paradossalmente

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Tutto questo si appesantisce verso la fine con l'interesse sentimentale tra la Sienna Miller e Sam Worthingthon che è un pò inutile, ma sono gusti.
Per il resto anche gli indiani hanno il loro spazio, e verranno affrontati meglio nella seconda parte. Il cast è notevole e variegato, Costner ha richiamato un numero assortito in cui spiccano caratteristi di lussi :Giovanni Ribisi,Michael Rooker, Danny Huston,Luke Wilson,Scott Haze,Michael Angarano e altri. Poi tra le donne una rediviva Sienna Miller, Jenna Malone ed Abby Lee danno spessore ad una narrazione che rischiava di essere esclusivamente maschile.
Per il resto costumi e scenografie nonchè musica ed effetti speciali funzionano perfettamente. Il finale che praticamente diventa una preview della seconda parte stuzzica l'appetito per le aspettative di una storia non così scontata come poteva sembrare.
Ora la seconda parte verrà presentata al Festival di Venezia, che penso servirà egregiamente per promuovere e speriamo far incassare maggiormente il film.