Filman 7½ / 10 29/08/2024 12:06:38 » Rispondi Da una parte la definizione del fantastico è quella propriamente attribuibile ad Hayao Miyazaki e rappresenta qualcosa che non andrà mai fuori moda. In altre parole, ci troviamo di fronte ad una storia che trasmuta la realtà, creando dei rimandi al mondo vero e dei doppelganger dei suoi personaggi, come un sogno rivelatore e morale. E in questo mondo non mancano grottesche idealizzazioni e trasformazioni in itinere dei volti e degli aspetti dei suoi personaggi o le ossessioni visive del regista. E se consideriamo il tema (quello narrativo del film e non quello personalistico dell'autore e della sua futura eredità) sull'accettazione del lutto e via discorrendo, allora tutto va bene. D'altro canto in Kimitachi wa dô ikiru ka (o "E Voi come Vivrete?" nella traduzione letterale o "Il Ragazzo e l'Airone" da noi) non tutte le scelte di fantasia liberano la mente, ammaliandola e coinvolgendola nel suo viaggio senza senso, ma la tengono in dormiveglia con dei simbolismi visivi un po' scontati e terra terra (pappagalli, porte interdimensionali, pietre aliene, eccetera) che soffrono anche l'appiattimento delle tecniche grafiche moderne. In più, il respiro di questo mondo immaginifico è più corto di quanto poteva essere, poiché si vede poco rispetto a quello che dovrebbe contenere e la sua "mitologia" non è poi così epica e memorabile.