Manticora 7½ / 10 05/11/2024 08:54:57 » Rispondi Sicuramente un film non facile, per niente commerciale, e che non verrà apprezzato da tutti. IL genere dell'horror artistico rischia sempre di inciampare su se stesso, vuoi perchè la storia diventa troppo arzigogolata, vuoi perchè spesso l'azione filmica latita lasciando lo spettatore ad annoiarsi. In questo caso Oz Perkins ha giocato in maniera inteligente le carte che aveva in mano, sfruttando tutti gli elementi che caratterizzavano il film. Per prima cosa il modus operandi del serial killer, il quale se pure ha ucciso prima
nell'arco di tempo che ripercorre il film ha semplicemente condizionato alcune famiglie portando il capo famiglia ad uccidere tutti i membri e suicidarsi attraverso il ricevere un regalo che sembra un catalizzatore, ovvero una bambola con le fattezze della figlia che rappresenta un suo doppio
cercare e trovare una complice nella madre di Lee, Ruth semplicemente minacciando di uccidere Lee da bambina quando avesse compiuto 9 anni, con questo il serial killer-burattinaio ha avuto la possibilità di istallarsi nella cantina della casa della donna. Dove ha fabbricato le bambole che gli sono servite per perpretare gli omicidi
Assistiano alla chiaroveggenza di Lee quando scopre un serial killer
che uccide il suo collega per poi essere catturato dalla ragazza
il secondo aspetto punto di forza del film è l'atmosfera che il regista costruisce, volutamente malsana, con una tensione palpabile e crescente, sfruttando sopratttutto le location invernali, la neve e ovviamente la musica cupa e minacciosa. Così come l'uso delle bambole, mentre l'aspetto del serial killer in realtà non è così inquitante. Ma grazie al potere della suggestione il film ha ottenuto ciò a cui mirava, anche grazie ad una campagna marketing volutamente minimalista, essenziale ed enigmatica ha portato il film a diventare il secondo incasso horror dell'anno negli Stati Uniti,dopo Smile 2 . Il terzo aspetto da affrontare è quello del soprannaturale, Perkins non dà spiegazioni, lascia al pubblico la voglia e la capacità di accettare o no questo aspetto. Così facendo instilla il dubbio, ovvero
le famiglie massacrate sono veramente sotto un influsso malefico che ne governa le azioni? Portando il capofamiglia a sterminarle per poi uccidersi? O semplicemente come penso nella bambola è presente qualche sostanza psicotropa che viene liberata dal cervello e agisce come catalizzatore innescando le paure, le frustrazioni e le ossessioni latenti che portano il capo famiglia a uccidere tutti quelli che incontra nel lasso di tempo in cui la sostanza agisce?
dopo essere venuta a contatto con la sostanza presente nella bambola a cui sua madre a sparato e aver perso conoscenza viene attirata nella casa dell'agente Carter dove si consuma l'ennesimo condizionamento della famiglia, assoggettati dalla sostanza presente nella bambola, per salvare la figlia di 9 anni e se stessa Lee spara a Carte padre, inoltre uccide la madre, per recidere l'ultimo legame che aveva con lei. Ma ovviamente tutto questo avrà un effetto devastante sulla sua psiche portandola probabilmente a vivere nel rimorso. Inoltre non distrugge la bambola
Sicuramente un film che non passa inosservato, sfrutta ampiamente le metafore di cui è disseminato ma non si adagia sugli allori, anche perchè l'interpretazione finale di tutto ciò che racconta la storia è comunque lasciato agli spettatori. "Ave Satana."