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GRIDO DI PIETRA regia di Werner Herzog

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daniele64     6½ / 10  04/12/2024 13:30:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un giornalista fa nascere una sfida tra un famoso scalatore classico ed un giovane free climber per scalare l' inviolato Cerro Torre ...Werner Herzog in quello che è il suo film meno personale ( visto che non ne ha scritto nè il soggetto nè la sceneggiatura ) aggiunge al tema più classico della lotta dell' uomo contro la natura quello della sfida tra uomo ed uomo . E' abbastanza evidente come l' idea del soggetto sia venuta a Reinhold Messner ( non all' ultimo dei fessi ! ) dalla discussa scalata al Cerro Torre di Cesare Maestri nel 1959 , che presenta tragiche vicissitudini simili a quelle del film , anche se certo non così romanzate . A questo proposito alcune coloriture , come l' abbastanza inutile triangolo sentimentale , fanno ritenere che questa ( nonostante le molte lentezze ) sia probabilmente la pellicola più commerciale di Herzog . Dal film trapela anche una critica piuttosto palese ad un certo modo di fare informazione spettacolarizzata , con la lugubre figura del giornalista , sempre incredibilmente vestito alla stessa elegante maniera , persino nella gelida Patagonia : giacca , camicia , cravatta e scarpe da città , con in più il grande impermeabile nero svolazzante , che lo fa somigliare ad un vero avvoltoio ! Comunque , se per gran parte del film domina uno spiazzante senso di attesa , la parte finale è invece ( finalmente ! ) un gioiellino di Cinema avventuroso ambientato tra la natura più ostile , con il realizzarsi della sfida tra i due protagonisti che salgono contrapposti verso la vetta . Lo sfortunato Vittorio Mezzogiorno è l' inatteso protagonista e fornisce una prestazione anche fisicamente adeguata . Il suo contraltare è il giovane arrampicatore tedesco Stefan Glowacz , spettacolare nelle sue scalate . Il giornalista arrivista è il grande Donald Sutherland , vera anima nera della vicenda . Poi troviamo la bella francesina Mathilda May , oggetto della sfida sentimentale tra i due scalatori , che pure qui riesce a mostrarsi come mamma l' ha fatta . Infine , in un piccolo ma fondamentale ruolo , abbiamo il bravo Brad Dourif nei panni di un folle ex alpinista . Se il film non è perfettamente riuscito ( alcuni dialoghi sono francamente imbarazzanti ) e rimane molto lontano dai vecchi capolavori di Herzog , devo ammettere però che lo spettacolo fornito dalla Natura nell' ultima mezz' oretta porta la mia valutazione complessiva al 6,5 .