Filman 9 / 10 01/03/2025 12:55:07 » Rispondi Elia Kazan continua il suo cammino, incrociando il cinema a colori per la prima volta, rimanendo legato ad un'idea di film hollywoodiano carico di energia e vitalità (anche troppa) ma senza mai schiodare la macchina da presa. Nonostante questo approccio regala al cinema un importante capolavoro. EAST OF EDEN poteva essere stato girato anche 10 o 15 anni prima tecnicamente, ma la sua capacità di esprimere dei stati emotivi difficili e sfuggenti è decisamente coraggiosa e rompe un tabù per lo spettatore americano e non solo. Benché al tempo non si potesse analizzare pedagogicamente, come si può fare oggi, una neurodivergenza, è ammirevole la sensibilità con cui si racconta la storia di questo ragazzo problematico dallo spettro autistico non comune, del padre disfunzionale nel suo dimostrare amorevole e di ciò che comporta la non accettazione in un rapporto di questo tipo. James Dean, come fu per Brando in "Un tram chiamato desiderio", interpreta un personaggio nuovo nel panorama cinematografico e lo costruisce con un tipo di interpretazione mai vista prima. Il cinema di Elia Kazan è fatto di pochissimi ingredienti ma, con un tema così maturo per i suoi tempi, il film gode di di tale semplicità.