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EDEN (2025) regia di Ron Howard

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Manticora     8 / 10  11/04/2025 20:34:02 » Rispondi
Personalmente mi è piaciuto molto, e non era scontato, il trailer mostrva quello che in effetti non è. Tre gruppi di persone che devono coesistere su di un isola delle Galapagos: calda, dura dove ci sono solo due sorgenti e si vive completamente isolati facendo affidamento sulle proprie forze. Il dottore Ritter con moglie-compagna Dora è da più tempo sull'isola di Florana: vegetariano, nichilista e abbastanza segnato da solitudine e condizioni di vita non gradisce la presenza di intrusi. Ma l'arrivo di Heinz Wittmer e famiglia sconvolge il fragile equilibrio, la famiglia tedesca sembra sapersi adattare meglio e con più efficacia alla natura dell'isola. il terzo incomodo e oltremodo singolare Eloise Bosquet eccetera Baronessa di Sollazzo e caxxeggio si insinua come un parassita tra le due famiglie. Se queste ultime bene o male hanno la voglia e la capacità di adattarsi e sopravvivere la futile e stupida donna

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La regia e la sceneggiatura valorizzano lo stile di Howard che dipinge un affresco efficace, duro e grottesco delle contraddizioni umane, tra tradimenti, conflitti, bugie e inevitabili rese dei conti di un piccolo mondo sperduto dove la pace è un miraggio.
Ottima fotografia, la score di Hans Zimmer aiuta senza appesantire la storia. Jude Law è un Ritter sopra le righe ma senza diventare una macchietta, anzi è l'ossessione per la sua ricerca del senso della vità che lo sta intrappolando. Vanessa Kirby, sfuggente e lupesca riesce ad essere efficace, per sottrazione. Così come il gentile, entusiasta e onesto Heinz viene caratterizzato bene da Daniel Brul, un caratterista per tutte le stagioni. Ma soprattutto spiccano Ana de Armas affascinante, sensuale e completamente folle che riesce a rendere comunque un personaggio dagli opposti estremi e contraddizioni fino a Sydney Sweeney, irriconoscibile nel ruolo di Margret la moglie di Heinz. Un personaggio che sembra debole ed ingenuo ma nel dolore affroterà le insidie senza vacillare mostrando una fibra morale e una capacità di adattamento difficilmente prevedibile.
Il film non credo avrà successo commerciale ma vale la pena tentare, comunque è una gradita sorpresa in un panorama cinematografico alquanto scarso attualmente.
"io sono l'incarnazione della perfezione".