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QUEER regia di Luca Guadagnino

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ferro84     7 / 10  05/05/2025 20:34:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Notevole film di Guadagnino con rimandi a Fassbinder e Lynch, film colto sul tormento di uno dei più grandi autori della Beat Generation come William S. Burroughs.
Notevole ma non del tutto riuscito per un motivo molto semplice: la tematica gay.

Guadagnino si rivolge ad un pubblico che ha conquistato con "Chiamami con il tuo nome" seducendoli per la prima ora con una storia d'amore raccontata in maniera magistrale con la sua estetica ed estrema sensibilità.
Bellissimo peccato che in realtà il romanzo "Checca" si fondi più che su un amore, sulla deriva autodistruttiva del protagonista, della sua ricerca di esperienze nelle droghe che nascondano la sua profonda solitudine.

Tutto questo non emerge per vari motivi.
1) La storia d'amore. In realtà è solo un uomo solo che paga un prostituto per accompagnarlo.
2) Sappiamo troppo poco del suo background e della sua dipendenza che emerge solo in una seconda parte
3) La ricerca nelle droghe è solo accennato

Tutto questo non viene approfondito quasi il regista volesse dirci "siete voi ignoranti che non conoscete gli autori della Beat GEneration" questo genera uno scollamento tra storia e pubblico, tra autore e spettatore che non riesce a trovare il senso di ciò che vede.
Questo fa si che il film sia confuso nel suo significato ma nello stesso tempo tanti sono gli spunti e resta molto profondo.

Non facile ma meritevole di essere visto.